Non c’è pace per Sandra Bullock, lo stalker che cercò di violentarla non andrà in prigione

Niente prigione per lo stalker di Sandra Bullock, che nel 2014 penetrò nella sua abitazione di Los Angeles con l'intento di aggredirla sessualmente. L'uomo, Joshua Corbett, è stato riconosciuto come affetto da schizofrenia bipolare ed è stato condannato a 5 anni di libertà vigilata, con trattamento presso un ospedale psichiatrico. Ecco perché il legale della Bullock, Ed McPherson, ha ottenuto nel corso di un'udienza svoltasi venerdì 9 giugno un nuovo ordine restrittivo nei confronti di Corbett, per scongiurare il pericolo di nuovi attacchi.

L'aggressione: Corbett aveva in casa un arsenale e appunti su come fare violenza all'attrice

L'incubo dell'attrice premio Oscar per "The Blind Side", prossimamente protagonista dell'attesissimo "Ocean's Eight", è iniziato esattamente tre anni fa: era il giugno del 2014 quando l'uomo irruppe in casa sua di notte, avvicinandosi alla porta della sua camera da letto. Lei riuscì fortunatamente a proteggersi chiudendosi a chiave in un'altra stanza. Inizialmente si pensò a un tentativo di rapina, per poi scoprire che quello di Corbett era un vero e proprio atto di stalking verso la Bullock.

Ulteriori indagini hanno stabilito come l'intenzione del maniaco fosse quella di fare violenza all'attrice. Nuovi documenti spiegano infatti come gli agenti abbiano trovato a casa di Corbett un quaderno di appunti in cui l'uomo spiegava il piano per aggredire la Bullock, con diversi dettagli sessuali espliciti. Inoltre, la polizia ha trovato nell'abitazione dello stalker un vero e proprio arsenale illegale: 24 armi da fuoco tra cui mitragliatrici, fucili d'assalto ed esplosivi.