Ossessionato da Sandra Bullock, in casa aveva 7 pistole e 1 fucile d’assalto
Ha vissuto momenti di vero terrore Sandra Bullock dopo che uno stalker, che la perseguitava da tempo, è riuscito addirittura a introdursi in casa sua. La vicenda risale all’8 giugno scorso quando un uomo, tale Joshia James Corbett, riuscì a forzare le finestre dell’abitazione in cui l’attrice risiede insieme al suo bambino per avere un confronto con lei. Nella sua follia, l’uomo era convinto di essere il padre del figlio dell’attrice e l’incontro forzato con Sandra sarebbe servito a “rimettere in chiaro le cose”. Nelle ultime ore, emergono dettagli agghiaccianti sulla vicenda. La polizia ha scoperto che Corbett aveva intenzione di incontrare l’attrice per dirle che “la perdonava per tutto quello che aveva commesso”, quasi come se il fatto di aver scelto di essere una mamma single fosse un affronto personale. Il sito Tmz rivela che gli agenti che hanno perquisito la casa dello stalker in questione, vi avrebbero ritrovato un vero e proprio arsenale. Joshia possedeva, infatti, ben 9 pistole e un fucile d’assalto, armi che lo rendono potenzialmente molto pericoloso.
“Sandy sii gentile con me”
L’attrice è riuscita a evitare di incontrare il molestatore in questione, chiudendosi a chiave nella sua camera da letto. Da lì, avrebbe chiamato il 911 per chiedere un intervento immediato degli agenti. Mentre la Bullock chiamava la polizia, Corbett era appoggiato alla porta della sua stanza e le chiedeva di “andarci piano con le accuse”. Dall’esterno, Sandra lo avrebbe sentito dichiarare:
Sandy, sii gentile con me. Fallo per noi e per il bene del piccolo Louie, nostro figlio. Tu sei mia moglie di fronte a Dio e anche per la legge degli uomini. Ti perdono per tutto quello che hai fatto.
Comprensibile lo spavento dell’attrice che ha avuto la presenza di spirito necessaria a non cedere al panico, la stessa che le ha consentito di chiudere la vicenda grazie all’intervento della polizia. Corbett rischia adesso fino a 10 anni di reclusione.