Pietro Taricone a un anno dalla scomparsa: il ricordo del Guerriero
La morte di Pietro Taricone, avvenuta proprio il 28 giugno dello scorso anno, ha lasciato un segno profondo nel cuore del pubblico italiano che, nonostante il terribile destino che ha segnato la vita dell’uomo o forse proprio per merito di esso, non ha potuto dimenticare l’incredibile limpidezza di quegli occhi di giada sul volto di un uomo che, in vita, ha fatto il possibile per sembrare un duro. Senza riuscirci.
Pietro è nel cuore di tutti quelli che l’hanno amato e che, a un anno dal terribile incidente paracadutistico che ha spezzato la sua vita, ancora stentano a credere alla sua scomparsa. Si celebra oggi il primo anniversario della sua morte. Lui, un ragazzotto di provincia che per merito di quella prima, fantastica, edizione del Grande Fratello, riuscì a uscire dagli stretti confini del suo paesino nel casertano, convinto di poter conquistare il mondo intero. I funerali di Taricone hanno rappresentato uno dei momenti più drammatici dello scorso anno, il segno tangibile di un sogno spezzato prima ancora che il Guerriero potesse realizzarlo appieno.
In vita, però, Pietro è riuscito a creare dal nulla un successo che sarà ricordato negli anni a venire. Rifiutandosi di diventare un prodotto di quella televisione commerciale che ha contribuito a lanciarlo come personaggio, Taricone fu l’unico concorrente della sua edizione – il primo a inaugurare quella che sarebbe poi diventata una moda – a rifiutare di prendere parte al trenino televisivo composto da numerose comparsate nelle maggiori trasmissioni d’intrattenimento Mediaset.
Facendosi a lungo desiderare, ha contribuito a costruire il suo mito, suscitando, tra le altre cose, un fortissimo spirito di emulazione nei giovani delle generazioni a venire. Il fisico scolpito da anni di duro allenamento e dalla vita avventurosa che ha sempre condotto gli sono valsi la fama da latin lover, un marchio che, in silenzio, Taricone ha sempre sfruttato a suo vantaggio conquistando – e mai prima di allora un altro era riuscito nella stessa impresa – il cuore di Kasia Smutniak, una tra le attrici emergenti più richieste che il cinema abbia sfornato negli ultimi anni.
La donna, affascinata dalla mentalità aperta e scattante di Pietro, è stata la sua compagna fino alla morte e proprio lei, oltre all’ingrato compito di svelare a Sophie la morte del suo papà, ha dovuto sopportare i risvolti più tragici della vicenda. La ripresa, nonostante il chiacchiericcio degli ultimi mesi, non si è ancora verificata, segno che l’amore vissuto con Pietro è stato troppo grande per essere sgretolato dai ritmi di vita frenetici ai quali si è sottoposta per superare il dolore. Anche l’ultima edizione del Grande Fratello ha ricordato Taricone, quasi a calcare l’importanza – se sia stata strumentale è difficile dirlo – che questo giovane ragazzo ha rivestito nello sviluppo di quello che sarebbe diventato il capostipite di tutti i reality.
Con questo triste anniversario, si torna a riaprire quella dolorosa parentesi cominciata giusto un anno fa, fatta di ricordi, dolci e volti ad analizzare la natura di una persona che, pur essendo diventata fenomeno, si è rifiutata di calarsi nel ruolo di personaggio.
Pietro è morto in volo, molto più vicino al cielo di quanto la maggioranza delle persone riesca ad avvicinarsi in tutta la vita, e ha lasciato dietro di sé un indelebile ricordo. Quello di un uomo che, nonostante tutto, ha vissuto la sua vita nel modo in cui questa merita di essere vissuta, attimo per attimo, senza tralasciare nulla di quello che la sorte ha voluto offrirgli. E come i grandi eroi del passato, morendo troppo giovane, è riuscito a entrare nel mito.
