Ricky Martin confessa: “Oggi sono gay ma in passato ero omofobo”
Continua l'opera di sensibilizzazione di Ricky Martin, che dal suo coming out è impegnato in prima linea nella lotta contro l'omofobia. Oggi è un padre felice dei piccoli Matteo e Valentino e condivide la sua vita con il compagno Carlos Gonzalez Abella. La confessione di essere gay non ha influito sulla sua carriera che va a gonfie vele ed è reduce dall'esperienza di giudice per X Factor in Australia: qualche tempo fa è stato relatore ONU durante una conferenza sul tema dell'omosessualità e in quell'occasione dichiarò che, così come altri giovani della sua generazione, è cresciuto con l'idea che i gay sarebbero andati all'inferno. E' stato protagonista di una lunga intervista alla rivista GQ, per la quale ha posato in copertina, a cui ha confessato di essere stato in passato un vero bullo omofobo. Il processo di accettazione della propria omosessualità non è stato semplice per la popstar portoricana, che, sommato al timore per il giudizio altrui, ha creato una miscela esplosiva:
Guardando al passato mi rendo conto di essere stato prepotente con i gay. Avevo interiorizzato l'omofobia ma mi rendevo conto che lottavo con me stesso per scappare da questi sentimenti sbagliati. Da giovane ero molto arrabbiato e ribelle. Guardavo gli omosessuali e pensavo: "No, non sono come loro. Non voglio esserlo". Provavo un senso di vergogna, ma quando ti viene detto dalla società che sei sbagliato e te lo dice chiunque ti circondi, compreso il tuo credo religioso, la mia sicurezza ha vacillato. Così me la prendevo con quelli che mi stavano intorno. Non voglio che i miei figli crescano in una casa piena di bugie o pensare che ci sia qualcosa di sbagliato ad essere gay. Amo l'onestà e la verità.