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Sabrina Ghio sulla sua malattia: “Non è ancora finita”, come sta l’ex tronista di Uomini e Donne

Sabrina Ghio ha rilasciato un’intervista a Uomini e Donne Magazine. L’ex tronista, parlando della sua battaglia iniziata dopo avere scoperto “un processo tumorale in atto”, spera di sensibilizzare circa l’importanza della prevenzione. Sabrina ha spiegato che al momento non può ancora permettersi il lusso di tirare un sospiro di sollievo.
A cura di Daniela Seclì
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Sabrina Ghio è tornata a parlare della sua malattia. L'ex tronista di Uomini e Donne ed ex allieva della scuola di Amici ha rilasciato un'intervista al Magazine dedicato al programma pomeridiano di Maria De Filippi. Il suo intento, raccontando la sua storia, è quello di sensibilizzare circa l'importanza della prevenzione.

Come sta Sabrina Ghio

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"Dopo aver scoperto di avere un processo tumorale in atto mi sono sottoposta a una biopsia, ma non è ancora finita": ha spiegato Sabrina Ghio. Quindi ha aggiunto: "Non sono ancora pronta per tirare un sospiro di sollievo". Come aveva precisato nei giorni scorsi sui suoi profili social, ad agosto dovrà sottoporsi a ulteriori controlli:

"Sono in attesa di sapere come procedere. Mi è stato detto che nel giro di tre o quattro mesi quello che ho si sarebbe trasformato in un tumore e il medico, a fine agosto, dovrà valutare se il problema è stato risolto con la seduta di laser a cui mi sono sottoposta o se prendere dei provvedimenti diversi".

Sabrina Ghio ha spiegato perché ha preferito non scendere nei dettagli della sua malattia: "Ho deciso di non andare più a fondo riguardo ciò che ho, perché non mi sento ancora pronta per affrontare questo argomento in modo del tutto chiaro".

La battaglia dell'ex tronista di Uomini e Donne

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Sabrina Ghio, infine, ha raccontato come ha avuto inizio la sua battaglia. L'anno scorso ha cominciato ad avvertire dei problemi di salute. Così, ha eseguito degli accertamenti che però non hanno evidenziato alcuna anomalia. Sabrina ha deciso di non sottovalutare i segnali che il corpo le dava:

"Ho continuato a fare i controlli, non mi sono fermata, ho cambiato dottore, fino a quando non è arrivato l'esito che temevo. Nello specifico si tratta di una malattia che conosco, che per tante ragioni mi spaventa. È stata necessaria una biopsia per poter avere una diagnosi più certa rispetto alla natura di ciò che mi era stato scoperto e per permettere all'equipe medica di operare attraverso un laser".

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