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Sophie Perry: “Non passerò le notti a piangere perché lo dice internet, mio padre non lo vorrebbe”

La figlia di Luke Perry, scomparso il 4 marzo a causa di un ictus, è finita sotto i riflettori dopo la morte del papà. Sophie, con un lungo post su Instagram, ha voluto controbattere a chi in questi giorni ha giudicato i suoi atteggiamenti: “Ho 18 anni, non ho chiesto io questa attenzione mediatica. Non rimarrò a piangere nella mia stanza solo perché lo dice internet: mio padre Luke sarebbe il primo a non volerlo”.
A cura di Carmela Cassese
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Prima della morte del suo papà, l'attore Luke Perry scomparso Lunedì 4 marzo dopo un ictus che non gli ha lasciato scampo, Sophie, la sua giovane figlia, era una semplice teenager sconosciuta ai più. Oggi che la sua vita è drasticamente cambiata a causa del lutto che l'ha travolta, la 18enne è improvvisamente balzata agli onori del gossip. I fan dell'ex protagonista di Beverly Hills 90210 hanno iniziato a seguirla sui social, monitorando sempre più la sua pagina in attesa di foto, ricordi e sfoghi. Tantissimi follower hanno lasciato un messaggio di incoraggiamento alla giovane, ma c'è anche stato chi, spulciando nel suo profilo, ha avuto da ridire in merito ai suoi stili di vita e atteggiamenti.

La risposta di Sophie Perry

Sophie Perry ha deciso di reagire alle offese di alcuni haters, che addirittura l'hanno biasimata per il suo comportamento dopo la morte del padre. Accuse a cui ha voluto replicare, a margine di un selfie, attraverso un lungo post pubblicato su Instagram:

Da quando il mio papà se n’è andato ho ricevuto parecchia attenzione online: la maggior parte dei commenti sono stati di supporto, ma purtroppo non esistono solo belle persone. Sono qui per dire che non ho chiesto io questa attenzione, non avevo di certo intenzione di finire sotto i riflettori virtuali. Ho 18 anni, voglio sentirmi libera di imprecare come un marinaio o di vestirmi qualche volta come una prostituta, se mi va. E soprattutto ho il diritto di ridere e sorridere, di continuare a vivere la mia vita nel modo più normale possibile. Sì, sono ferita, triste e piangente, la morte di mio papà era la cosa peggiore che potesse capitarmi. Ma non ho intenzione di stare chiusa in camera a piangere ogni giorno finché internet non mi darà il permesso di smettere e uscire fuori. Lui sarebbe il primo a non volerlo. Quindi, a quelli che stanno tentando di farmi vergognare per il mio linguaggio o per il mio guardaroba, a chi sta facendo un disgustoso processo al mio lutto, chiedo semplicemente di non seguirmi.

Volontaria in Africa

Sophie Perry secondo una fonte, al momento del malore del padre si sarebbe trovata in Africa, dove da più di un mese si era recata come volontaria, un viaggio documentato anche sulla sua pagina Instagram. Dopo aver appreso la dolorosa comunicazione, sarebbe subito rientrata a Los Angeles, recandosi dal genitore, ricoverato da tre giorni al Saint Joseph Hospital. A riportare la notizia è stato il settimanale statunitense People.

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