45 CONDIVISIONI

Valentina Vignali: “La passione per il basket mi ha dato la forza di affrontare il tumore alla tiroide”

Su Instagram, Valentina Vignali ha risposto alle domande dei fan. La modella e giocatrice di basket è tornata a parlare del tumore alla tiroide contro il quale ha lottato per anni. Ha spiegato che l’amore della sua famiglia e la passione per lo sport sono stati fondamentali per riuscire ad affrontare la malattia.
A cura di Daniela Seclì
45 CONDIVISIONI
Immagine

Su Instagram, Valentina Vignali è tornata a parlare del tumore contro il quale si è ritrovata a dover lottare. Uno degli utenti che la seguono, le ha chiesto: "Come sei riuscita ad affrontare la malattia? Dove hai trovato la forza?". La modella e giocatrice di basket – fidanzata con Stefano Laudoni – ha spiegato di aver trovato il coraggio di combattere nell'affetto della famiglia e nella passione per lo sport: "Grazie alle persone che mi stavano vicino ma soprattutto grazie al basket. Il mio obiettivo, anche mentre stavo male, era sempre allenarmi anche se riuscivo a malapena a fare le scale di casa".

Valentina Vignali e la lotta contro un tumore alla tiroide

Lo scorso anno, in una lunga intervista rilasciata a Oggi.it, Valentina Vignali ha spiegato che per cinque anni ha lottato contro un tumore alla tiroide. Ad accorgersi che c'era qualcosa che non andava, il medico del Pomezia, la squadra con la quale giocava nel 2012. Dieci mesi dopo i controlli e poi la diagnosi:

 “Sono quasi cinque anni che combatto contro un tumore alla tiroide. Se ne accorse il medico del Pomezia, la squadra per la quale avevo firmato nel 2012. Avevo una bozza sul collo, mi disse di farmi vedere, ma io presi quella raccomandazione sottogamba. Gli esami li ho fatti dopo dieci mesi. La diagnosi? Un carcinoma papillare, del tipo più aggressivo. Mi consigliarono un’operazione che mi avrebbe aperto la gola da orecchio a orecchio, ma la carriera di modella sarebbe andata a farsi benedire”.

L'intervento e la radioterapia

Grazie ad un medico di Pisa, Valentina Vignali è riuscita a sottoporsi a un intervento che prevedeva un taglio molto più piccolo e che non ha compromesso il suo lavoro di modella. Dopo l'operazione, sono iniziati i cicli di radioterapia e un difficile percorso di ripresa: “In questi anni ho fatto più cicli di radioterapia allo iodio, dopo i quali dovevo stare in isolamento per giorni: ero una Chernobyl ambulante. Non riuscivo a fare nemmeno dieci gradini, allenarmi e giocare è stato spesso un calvario. All’ultimo controllo, due mesi fa, mi hanno detto che la malattia sembra essersi fermata: il ‘nocciolo’ si è rimpicciolito. Non ho più la tiroide e in cambio ho una voce da trans, come sostiene qualche ‘simpaticona’: anche le corde vocali sono state intaccate. Ma ora sto riprendendo le forze".

Immagine
45 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views