William e Kate ottengono il divieto di volo su Anmer Hall, così proteggono i principini
William e Kate hanno vinto una nuova battaglia contro i paparazzi. La Duchessa di Cambridge era sempre più preoccupata per le sorti del principino George e della sorellina Carlotte. Diversi fotografi, infatti, avevano più volte tentato di violare la loro privacy in nome di uno scatto rubato. In tanti, non hanno esitato a far volare un drone sopra la residenza dei reali, per portare a casa il tanto agognato scoop. Così, ecco scattare la misura di sicurezza.
La Middleton ha chiesto e ottenuto che il cielo della villa di Anmer Hall, nel Norfolk – attuale nido d'amore della famigliola – fosse considerato no-fly zone. Come riportato dal Daily Mail, i velivoli e i droni non potranno sorvolare la zona che si estende entro 1.500 miglia dalla residenza. Inoltre, la Civil Aviation Authority ha spiegato che non si potrà volare al di sotto dei 610 metri nello spazio aereo al di sopra di Anmer Hall. Quella attuata è stata ritenuta:
"Una misura necessaria in considerazione della sicurezza della famiglia reale”.
In principio, tali disposizioni erano limitate al periodo che va dal 1° dicembre al 10 marzo. Quando, cioè, la regina e i suoi parenti si recavano nella residenza per trascorrere il periodo natalizio. Ora, invece, il divieto di volo sarà esteso all'intero anno. Insomma, Kate è riuscita – ancora una volta – a vedere riconosciuto il diritto suo e dei suoi figli di avere una vita privata nonostante sia un personaggio pubblico. Lo scorso anno, aveva tuonato:
"Abbiamo intrapreso un'azione legale perché c'è ragione di sospettare che un individuo abbia posto sotto sorveglianza il principe George e abbia seguito le sue attività quotidiane per un determinato periodo di tempo. Nessun genitore tollererebbe il sospetto di qualcuno che segue e molesta il proprio figlio e la persona che di lei si prende cura. Comprendiamo il particolare ruolo che il principe assumerà un giorno, ma finché è giovane gli deve essere consentito di condurre una vita il più possibile normale".