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Laura Pausini: “Non voglio un altro figlio. Quando non arriva, è troppo doloroso”

Non ha intenzione di provare ad avere un secondo figlio Laura Pausini che, per la sua piccola Paola, è stata costretta a combattere e attendere per troppi anni: “Quando non arriva è troppo doloroso. Non ho intenzione di chiedere a Dio un altro figlio”.
A cura di Stefania Rocco
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Un fratellino per Paola? Laura Pausini non ha intenzione di chiedere tanto a Dio. Lo dichiara lei stessa, nel corso di un’intervista rilasciata a “Vanity Fair”. Il percorso di Laura verso la maternità è stato complesso e accidentato. La Pausini ha tentato per anni di restare incinta, senza successo. Quando la gravidanza è arrivata, la sua gioia è esplosa. I 10 anni trascorsi nell’attesa di avere la sua bambina sono svaniti di fronte alla promessa di poter diventare finalmente madre e, quando Paola Carta è nata, ogni stanchezza è passata. Chiaramente, a distanza di qualche anno, Laura non dimentica quanto sia stato travagliato quel percorso e sente di non avere il diritto di chiedere a Dio un altro figlio. Piuttosto, prega perché riescano ad averlo quelle donne che ancora non sono diventati madri, pur desiderandolo:

Grazie a Paola, ho trascorso i due anni più belli della mia vita. Anche a livello professionale, perché lavorare sapendo che a casa c’è lei ad aspettarmi riempie tutto di significato diverso. Ma darle un fratellino o una sorellina, non è una cosa che mi sento di chiedere a Dio. So cosa vuol dire desiderare un figlio che non arriva, so che per una donna è una delle cose più frustranti e dolorose, così dolorosa da non poterla spiegare. E siccome ho tante amiche e conoscenti in questa situazione, a Dio dico: non te ne chiedo un altro, ma dallo per favore a quelle lì, che lo aspettano e non arriva.

La piccola Paola, dalla quale si separa solo quando necessario (vedi il caso del viaggio in aereo), è tutto ciò che ha sempre sognato:

Prima mi mancava tutto, non bastava la musica a completarmi. Forse non dovrei dirlo, ma io mi sento davvero realizzata solo da quando sono madre. Mi sento più forte. Anche nel lavoro: da quando c’è Paola non ho paura a dire dei no, sono più capace di scegliere da sola. Perché sono stata troppo male, prima. Perché l’unico mio vero sogno è lei.

Un sogno che ha realizzato, e che basta a completarla.

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