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Ad Anna Munafò non piace il trono misto: “È una gara di disgrazie”

“Fanno a gara di disgrazie nel trono misto di Uomini e Donne”: ad Anna Munafò non piace la piega presa da tronisti e corteggiatrici che, a parer suo, proverebbero a distinguersi davanti alle telecamere a colpi di lutti.
A cura di Stefania Rocco
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La lite con Raffaella Mennoia non ha impedito ad Anna Munafò di continuare a godersi indisturbata le nuove puntate del trono misto di Uomini e Donne. Appena 12 mesi fa era proprio lei ad occupare una delle tre poltrone rosse presenti in studio e oggi, anche se a distanza, si premura di manifestare sostegno e antipatie nei confronti dei nuovi protagonisti. Proprio ieri, di fronte puntata segnata dalle lacrime di Sharon Bergonzi e dalle varie storie di vita tristi delle altre corteggiatrici – vedi Rama Lila, la preferita di Jonás Bermi – la Munafò ha manifestato apertamente la sua indignazione. Secondo l’ex fidanzata di Emanuele Trimarchi i personaggi del trono misto farebbero a gara a raccontare le proprie disgrazie pur di emergere di fronte alle telecamere. Nessuno escluso dalle accuse della Munafò e, in effetti, in parte ha anche ragione. In un programma di costume, tra l’altro particolarmente leggero, come Uomini e Donne è davvero necessario dover far leva su storie tanto tristi?

I drammi di Andrea Cerioli e Rama Lila

Anna si riferisce in particolar modo a Rama Lila e Andrea Cerioli. L’ex gieffino ha recentemente perso la mamma e, nel video di presentazione ma anche successivamente, ha finito per cedere alle lacrime nel parlare di lei. Il suo comprensibile dolore mal si accorda con lo spirito della trasmissione che, per sua stessa costituzione, mira a trattare argomenti certamente più leggeri. Anche Rama Lila ha la sua parte di colpe. I suoi genitori adottivi hanno voluto registrare un messaggio trasmesso proprio in puntata attraverso il quale hanno voluto raccontare il passato non proprio semplice della bella corteggiatrice, passato che dovrebbe spiegare – ma non ci riesce – la sua apparente freddezza nei confronti dell’attore de “Il segreto”. La domanda della Munafò è lecita: in una trasmissione dallo spirito frizzante era davvero necessario arrivare a tanto?

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