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Altra bestemmia al GfVip, Gianluca Impastato rischia l’esclusione per un presunto “*io cane”

Il concorrente incastrato da un video che lo immortala mentre, durante una discussione con gli altri coinquilini, si lascia scappare una frase pesante. Se la produzione dovesse confermare quelle parole, l’eliminazione di Impastato sarebbe persino più logica di quella di Predolin.
A cura di Andrea Parrella
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Nuovo bestemmia-gate al Grande Fratello Vip. Dopo l'esclusione dal gioco di Marco Predolin a causa di una presunta imprecazione durante la sua permanenza in Casa, è il turno di Gianluca Impastato, a rischio per una frase pronunciata durante una conversazione con i coinquilini. Il video sta rimbalzando da diverse ore in rete e sembra non lasciare molto spazio a dubbi: se il GfVip dovesse decidere di proseguire su una linea intransigente, la frase uscita dalla bocca di Impastato tra una risata e l'altra rischia di mettere a repentaglio la sua avventura nella casa più spiata d'Italia.

Cosa ha detto Gianluca Impastato

La frase incriminata di Impastato sembra essere un "*io cane", gratuitamente aggiunto alla fine di una frase. Al GfVip oramai sembra essere in atto una caccia alle streghe, pare che lo scivolone blasfemo di Impastato sia arrivato verso le 4 del mattino. Dopo l'eliminazione di Marco Predolin, diventata motivo di disquisizioni etimologiche con Signorini impegnato a spiegare perché, a suo modo di vedere, la parola "mannaggia" comportasse automaticamente un'imprecazione, l'incidente di Impastato potrebbe portare ad un'altra decisione fondamentale da parte della produzione.

L'eliminazione di Marco Predolin

Gianluca Impastato rischia grosso se la bestemmia sarà identificata come tale. Anche nel suo caso, come nella situazione in cui si è incolpevolmente ritrovato Predolin, la possibile imprecazione arriva in un contesto tranquillo, durante una conversazione amichevole e nella quale non c'è astio o rabbia alcuna. Questa la ragione alla quale si era appellato Predolin dopo l'eliminazione dal GfVip, appellandosi ad un'innocenza motivata dall'assenza della volontà di offendere ed insultare e, al contempo, dall'inclinazione all'imprecazione tipica di alcuni dialetti del nord, come si trattasse di un fatto culturale, come se la bestemmia stessa venisse declassata a semplice turpiloquio.

Quand'è che è bestemmia secondo la legge?

Nel caso di Predolin, a stabilire che la sua non sia tecnicamente una bestemmia arriva in soccorso la legge. Giorni fa abbiamo spiegato come, secondo una sentenza della cassazione di qualche anno fa, insultare la Madonna o i santi non costituisce effettivamente bestemmia, in quanto quest'ultima è contemplata solo nel caso in cui l'oggetto dell'imprecazione sia una Divinità. Se dovesse essere confermata la frase di Impastato, per lui ci sarebbe poca possibilità di farla franca e salvarsi dall'eliminazione.

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