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Bobby Brown a 2 mesi dalla morte di Bobbi Kristina: “Il ricordo più bello? Il suo sorriso”

Bobby Brown parla per la prima volta in pubblico dopo la scomparsa della figlia, ricordando “il suo sorriso e la sua gentilezza” e annunciando la nascita della “Bobbi Kristina Serenity House”, un centro di sostegno per le donne vittime di violenze domestiche.
A cura di Valeria Morini
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Poco meno di due mesi fa, moriva Bobbi Kristina Brown, la figlia della grande  Whitney Houston, dopo sei lunghissimi mesi di coma a causa di un malore le cui circostanze sono ancora tutte da chiarire. Per la prima volta da quel triste lutto, è tornato a parlare pubblicamente il padre della ragazza, il cantante Bobby Brown, con una lunga intervista nel programma televisivo "The Real".

Personaggio spesso controverso, con un passato di abusi da stupefacenti e accuse di maltrattamenti alla moglie Whitney Houston, Brown ha rievocato i difficili mesi che hanno visto Bobbi Kristina lottare tra la vita e la morte su un letto d'ospedale. Nonostante le condizioni della ragazza apparissero irrimediabilmente compromesse già dopo il ricovero, Brown non ha mai voluto accettare di sospendere l'alimentazione artificiale. Il pop singer ha raccontato il dolore provato, attenuato in parte solo dalla nascita della sua sesta figlia Bodhi, avuta dalla moglie Alicia Etheredge proprio poco prima della morte di Bobbi Kristina:

Non è affatto facile. Dio è stato così gentile da darmi una bambina negli ultimi due mesi. Abbiamo pregato e sperato per sei mesi perché le cose migliorassero. Ma quando Dio ti chiama a sé, deve andare così. 

Alla domanda su qual è il ricordo più bello che Brown conserva della figlia, la risposta è stata:

Il mio ricordo più bello di lei è il suo sorriso. Non solo perché l'ha ereditato da me, con quello spazio tra i denti e tutto il resto. Intendo il suo sorriso e la sua gentilezza nei confronti delle persone che amava. Era una persona di buon cuore, che si è sempre presa cura dei suoi amici.

Della moglie Alice Etheredge, presente con lei nell'intervista, Brown ha detto:

Dopo aver perso la mia mamma, mio papà, la mia ex moglie, mia figlia negli ultimi 6 anni… L'unica cosa cui ho potuto appoggiarmi è stata lei. 

Nasce la "Bobbi Kristina Serenity House", per le donne vittime di violenze

L'uomo ha inoltre annunciato la creazione di un ente benefico in memoria della figlia, la "Bobbi Kristina Serenity House", un centro di sostegno per le donne vittime di violenze domestiche. L'unico indiziato per la morte della ragazza è infatti il compagno Nick Gordon, accusato di averla picchiata e di averle somministrato un cocktail di droghe che le avrebbe provocato danni irreversibili.

È un progetto che stiamo avviando e che sento come necessario. Perché se avessi potuto essere lì due giorni prima che accadesse quella cosa a mia figlia, non sarebbe andata così.

Una dichiarazione che suscita un certo stupore, considerando che lo stesso Brown è stato accusato per anni di percosse ai danni della ex Whitney Houston.

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