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Bossari racconta la sera più drammatica della sua vita: “Era luglio, volevo morire”

Daniele Bossari racconta la sera più drammatica della sua vita quando, annebbiato dall’alcol, arrivò a credere che sarebbe morto: “Se fosse finita quella sera, se mi fossi spento… lo avrei accettato”.
A cura di Stefania Rocco
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È drammatica l’intervista che Daniele Bossari ha rilasciato al settimanale Chi, pagine in cui racconta con precisione il periodo in cui addirittura arrivò a desiderare che tutte le luci intorno a lui si spegnessero affinché potesse trovare rifugio nella morte. Era il luglio scorso e, ormai sempre più lontano dai suoi affetti e in aperta guerra con il mondo, Bossari tentò di distruggersi:

Ero davanti lo specchio ma non vedevo la mia immagine riflessa. Muovevo la mano, cercavo la bottiglietta di whisky. Bevevo un goccio. Poi stringevo il cuscino. Spegnevo gli occhi. Viaggiavo con la testa. Ed ecco che tutto tornava normale in quell'atrio di casa. Da solo. Lontano da Filippa, lontano da mia figlia Stella, sempre più lontano dalla vita che se fosse finita quella sera, se mi fossi spento… lo avrei accettato. Forse lo stavo cercando il fine vita. Era la sera in cui sono affondato.

I motivi del suo malessere

È stato l’alcol a trascinarlo nel baratro in cui è caduto, il whisky per la precisione: “Non saprei identificare perché ho scelto il whisky per sparire dal mondo”. A scatenare il desiderio di annullarsi sarebbe stato il successo ottenuto troppo presto e poi improvvisamente perduto. All’epoca credeva di non farcela a reagire. Da qui la volontà di farsi del male:

Tutto ha iniziato a girare al contrario. Il telefono che non squilla più, il lavoro che manca, tu che passi tra la gente e nessuno ti dedica un ciao amichevole, gli amici che non erano amici. Ho conosciuto il successo da giovanissimo, ho sentito di avere il mondo in mano, ma non avevo fatto i conti con la vita. Proprio quando sei in alto, ti arriva la stecca sulle gambe, che però non ti spezza e non ti piega subito, ma piano, piano. Fino a quando, poi, hai due possibilità: vivi o muori.

La terapia del GF Vip

La possibilità di partecipare al Grande Fratello Vip è arrivata nel momento in cui meno se lo aspettava. Franchino Tuzio, manager e amico scomparso proprio mentre era nella Casa, gli propose di fare un provino. All’inizio Daniele rifiutò, per poi tornare sui suoi passi e decidere di tentare la sorte. Proprio quella decisione, insieme all’affetto di chi lo ama e del pubblico che è tornato a sostenerlo, gli hanno dato la forza di trascinarsi fuori da quel tunnel:

Il GF Vip è stato una terapia molto più ampia di una conversione. Nei ricordi ho ritrovato me stesso, Filippa, la voglia di amarci come due ragazzini, di desiderarci, di sposarla, di fare un figlio, di dare un fratellino a Stella.

Sposerà Filippa Lagerback

Non si sa se arriverà un fratellino per Stella, ma di certo ci sarà il matrimonio con Filippa Lagerback, quella compagna silenziosa che lo ha sostenuto fino alla fine, cercando di riportarlo indietro dal baratro, di impedirgli di valicare quell’ultimo confine. Ci è riuscita e oggi Daniele gliene è grato. È tornato ad amarla al punto da chiederle di sposarlo in diretta tv, di costruire insieme a lui altri ricordi felici a partire da adesso. E Filippa ha accettato.

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