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Chi vuole bruciare Cinquanta sfumature di grigio?

Non si placa la bufera sulla trilogia di E.L. James Cinquanta Sfumature, salutato come il caso letterario dell’anno. Claire Phillipson, che gestisce una casa di cura per donne maltrattate, propone addirittura di bruciarlo. Perché così tanta veemenza?
A cura di Stefania Rocco
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Non si placa la bufera sulla trilogia di E.L. James Cinquanta Sfumature, salutato come il caso letterario dell'anno

Continua a pieno ritmo la caccia alle streghe nei confronti della trilogia letteraria Cinquanta sfumature di grigio. Le librerie si sono inchinate al caso, per ovvie motivazioni, ma lo scontro tra lettrici prosegue imperterrito. Il pubblico è diviso in due categorie ben nette: chi lo ha apprezzato, pur ritenendolo un libro estivo e non certo un'opera di alta letteratura, e chi invece lo detesta. Per varie motivazioni. Una su tutte, quel ragazzaccio di Christian Grey. Sexy pur se con gatto a nove code nascosto dietro la schiena, il protagonista maschile del libro di E. L. James ha sollevato un vero e proprio polverone e sono le donne, o almeno una parte di esse, a detestarlo.

Claire Phillipson che gestisce una casa per donne maltrattate a Londra, ha avanzato perfino la proposta di "bruciare tali vili libri" perché si scontrerebbero con tutto quello che lei da anni combatte da anni per il bene delle donne che protegge:

Non credo di poter esprimere a parole credo sia vile questo libro. Fa passare la pericolosa idea, attraente per le giovani donne, che sia sofisticato ed elegante che un uomo più vecchio abusi di loro e le picchi, sia pure durante un gioco sessuale. E' terribile.

Si oppone con forza all'effetto Cinquanta Sfumature descritto la casa editrice Random House che risponde:

Le scene di sesso descritte sono tutte consensuali.

E già: il contratto tra Dominatore e Sottomessa, punto cardine del libro.

Il tutto avviene infatti sotto esplicito, e firmato, consenso delle due parti in causa ma alla Phillipson non basta così come non basta a chi, avendo letto solo i primi capitoli della lunga trilogia, spera che questo caso letterario possa finire presto nel dimenticatoio. Le fautrici della saga, però, si augurano che il caso possa essere rivisto sotto una luce adeguata. Il rapporto tra Christian e Anastasia non si propone certo quale modus operandi per coppie di ogni tipo. Si tratta di un libro e come tale lascia solo intravedere una piccola parte di un mondo per molti sconosciuto e che, in fin dei conti, viene raccontato in maniera piuttosto "femminista" poiché si ripropone – alla fine – di portare a termine il processo di "guarigione del Dominatore" con la conseguente vittoria della Sottomessa. E in fondo anche questa è una storia di speranza.

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