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Clooney e le crisi “copia carbone”: ha un copione unico per la fine delle sue storie

La “parabola Clooney” miete un’altra vittima: si tratterebbe di Amal Alamuddin, neo sposa dell’attore. Anche lei sarebbe stata messa da parte per gli stessi motivi con i quali si sono già scontrate le donne che l’hanno preceduta. Cronaca di un modus operandi che sembrerebbe già visto.
A cura di Stefania Rocco
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Ci siamo. Secondo i tabloid americani, la storia d’amore tra George Clooney e Amal Alamuddin sarebbe arrivata al capolinea ad appena quattro mesi dalle nozze. L’avvocato che ha fatto capitolare Clooney è riuscita a condurlo all’altare ed è quindi riuscita a fare un passo in più rispetto alle donne che l’hanno preceduta. Ma, e ci avrete fatto caso anche voi, sarebbe finita vittima degli stessi schemi contro i quali si sono già scontrate le donne che l’hanno preceduta. Il tempo passa ma il modus operandi di George rimane sempre lo stesso. Il divo hollywoodiano è un killer seriale dei sentimenti, un uomo che riesce a omologare l’una all’altra ogni storia d’amore fino a incappare inevitabilmente in una fine che sembrerebbe essere già stata decisa a tavolino. Ma andiamo per gradi. I problemi che starebbero spingendo la coppia al divorzio sono sostanzialmente tre. In primis c’è l’impegno. Clooney ha sposato Amal ed è quindi riuscita a spostare il punto d’arrivo delle sue storie d’amore leggermente più avanti rispetto al passato. L’inghippo si rivela nel momento in cui la donna gli avrebbe chiesto di tradurre il suo impegno in fatti, mettendo in cantiere un figlio. E qui ci ritroviamo di fronte all’ennesimo stop: George non è pronto, a 50 anni suonati chiede che gli sia concesso ancora del tempo per diventare padre. Un film già visto, no? Il secondo motivo celato dietro il presunto allontanamento è da ricercare nei soliti amici invadenti. Sono tre gli scogli da superare se si desidera davvero instaurare un rapporto col divo, tre scogli dai nomi ben precisi: Angelina Jolie, Matt Damon e Brad Pitt. Si tratta di personaggi hollywoodiani che il pubblico adora ma averli per amici potrebbe rivelarsi un tantino faticoso. I tre avrebbero bollato Amal come “fredda ed eccessivamente snob”, qualità imperdonabili e sufficienti a fare in modo che alla donna non sia concesso il lasciapassare per entrare a far parte della loro cerchia. Sono loro il problema numero due, problema contro il quale le donne che hanno preceduto l’avvocato libanese hanno già avuto modo di scontrarsi.

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Il terzo e ultimo ostacolo è da ricercare nel ruolo di “primadonna” della coppia. Chi intende intavolare con George una relazione duratura dovrà sapere che, tra i due, il ruolo del divo spetterà sempre a lui. Guai a cercare di sorpassarlo: l’attore fingerà buon viso a cattivo gioco per poi scegliere di mettere di nuovo da parte la malcapitata. Amal ha catturato l’attenzione del pubblico, è stata eletta la “donna più elegante dell’anno” e avrebbe provato a inserirsi nell’ambiente dorato del suo neo marito. Errore imperdonabile: Clooney non farà mai un passo indietro per concederle spazio.

La “teoria Clooney” applicata alle donne che hanno preceduto Amal

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Vi dimostriamo adesso come la teoria della crisi “copia carbone” sia già stata applicata con successo alle precedenti fidanzate di George. Sono due le donne che il pubblico ricorderà con più facilità: Elisabetta Canalis e Stacy Keibler. Ebbene, sarete d’accordo nel sostenere che anche nel loro caso le storie d’amore sono terminate per gli stessi motivi che oggi affliggono Amal. Il terzetto degli “amici d’oro” aveva dichiarato immediatamente guerra alla Canalis che, per quanti sforzi sostenesse, non riuscì mai a farsi accettare dagli amici dell’affascinante fidanzato. “Arrivista e priva di talento” dicevano di lei Angelina, Brad e Matt che non l’hanno mai ammessa a frequentare la loro ristretta cerchia. È andata altrettanto male con Stacy, mai fotografata accanto ai tre, a differenza dell’ex compagno che con loro era solito concedersi serate goliardiche che prevedevano la sistematica esclusione dell’intrusa numero due. Il problema dell’impegno, poi, ha riguardato da vicino sia la Canalis che la Keibler.

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Dopo anni di relazione, entrambe si aspettavano di poter arrivare a compiere il fatidico passo successivo, passo che non è mai arrivato perché Clooney, allora come oggi, continua a non sentirsi pronto. Per le due soubrette lo stop è arrivato in concomitanza con l’esigenza di essere condotte all’altare. Amal si è invece scontrata contro il desiderio di avere un bambino. Anche lei, come le donne che l’hanno preceduta, si è dovuta arrendere al veto imposto dal divo. Il concetto chiave riguarda sempre l’impegno: Clooney è disposto a concedersi fino a un punto ben determinato, tutto quello che c’è dopo sarà costretto ad attendere i suoi tempi (sempre che maturino questi benedetti tempi). Stacy ed Elisabetta hanno ovviato al problema lasciandolo e sposando uomini diversi (la Keibler è addirittura diventata mamma): avevano compreso prima di Amal che la loro si sarebbe potuta tradurre in una colossale perdita di tempo. L’ultimo aspetto riguarda la crescente popolarità di cui godono le donne di George. Ricordate: la primadonna della coppia sarà sempre lui. La Canalis e la Keibler hanno commesso l’imperdonabile errore di volersi creare una propria identità, rifuggendo l’etichetta di “fidanzata di”. Ed è questo l’errore che Amal starebbe per ripetere. La donna pretende che il neo sposo diventi meno presente nell’ambiente hollywoodiano, una richiesta che George non può soddisfare. Altre donne prima di lei hanno provato a chiedergli di fare un passo indietro e tutte sono finite nel dimenticatoio. Il portavoce di Clooney nega che Amal e George siano in crisi ma gli elementi per la “copia carbone” si sono verificati già tutti. L’avvocato libanese sta camminando sul filo del rasoio. Ha già toccato le tre tappe topiche del “programma Clooney”. Per le altre, questo ha significato solo una cosa: la fine. Staremo a vedere se anche lei, come le altre, finirà per diventare la nuova, sfortunata moglie di Barbablù.

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