Due anni dalla morte di Bobbi Kristina, Nick Gordon: “Mi manchi, angelo mio”
A due anni dalla morte di Bobbi Kristina Brown, l’ex fidanzato Nick Gordon la ricorda sui social network. L’uomo è stato il compagno della figlia di Whitney Houston fino al momento del decesso e, nonostante le accuse che gli sono state mosse contro dopo la morte della giovane, non si è mai distaccato dal ricordo della sua compagna. Ancora oggi, a distanza di due anni dal momento in cui Bobbi ha esalato l’ultimo respiro, non l’ha dimenticata. Lo dimostrano i tweet che Gordon ha pubblicato sui social poche ore fa, messaggi in cui ricorda proprio la donna che è stata la più importante della sua vita.
“Sei la prima cosa a cui penso quando mi sveglio e l'ultima cosa a cui penso prima di andare a dormire. Ti amo e mi manchi, angelo mio”: queste sono le parole scelte da Gordon per ricordare Bobbi, la cui morte lo ha distrutto.
La condanna per la morte della figlia di Whitney Houston
Nick Gordon è stato ritenuto il responsabile legale della morte di Bobbi Kristina e, di conseguenza, condannato a pagare un risarcimento pari a 36 milioni di dollari. La figlia di Whitney Houston è morta dopo aver ingerito un mix letale di droga e farmaci, come svelato dai risultati dell’autopsia praticata sul suo corpo. L’uomo è stato perseguito solo civilmente per la morte dell’amata Bobbi. È stato impossibile procedere contro di lui sotto il profilo penale, perché l’autopsia non ha consentito di stabilire con certezza se il decesso fosse stato accidentale o intenzionale. Bobbi Brown, padre di Bobbi Kristina, si disse soddisfatto dalla sentenza:
Sono soddisfatto per l'esito del procedimento giudiziario di oggi. So che il signor Gordon potrà diffamare il nome di mia figlia in futuro o ottenere qualunque benefici derivanti dall'uso del nome di Krissy. Il fatto che si stia ritardando l'indagine penale è fonte di grande preoccupazione per me e la mia famiglia. Chiediamo che il procuratore distrettuale Howard agisca subito.