È finita tra Claudio e Mario, bastano 4 mesi a sgonfiare la prima coppia gay della tv
Bastano 4 mesi a far scoppiare la prima coppia gay nata in diretta tv, 4 mesi perché la si smetta di raccontarsi storie su un rapporto che ha cominciato a scricchiolare fin dal momento in cui le telecamere si sono spente. Quel “grande amore” che ha triplicato l’indotto economico dei diretti interessati e di quanti li seguono, nato in tv sotto l’egida di Maria De Filippi – che ha provato con sincerità a fare un buon lavoro, riuscendoci per quello che le competeva – si è dimostrato essere meno grande di quanto ci si aspettava. Non che Claudio Sona e Mario Serpa dovessero necessariamente dare seguito a quella conoscenza televisiva sfruttando le nuove leggi sulle unioni civili. Questo spettava solo a loro stabilirlo, ma la delusione che serpeggia oggi in rete è comprensibile (anche se un tantino esagerata): ci si aspettava una resa generale diversa per una coppia per la quale si era scomodata perfino Monica Cirinnà, quella stessa coppia per cui una trasmissione generalmente leggera si è spesa al punto da confezionare una puntata della scelta che ridusse in lacrime anche i cuori degli spettatori più disincantati.
L’ombra di Gabbana e Juan Sierra
Mentre in rete, da casa e perfino dagli uffici ci si emozionava di fronte a questi due uomini che si stringevano sul sottofondo musicale di quel brano meraviglioso che è “Esseri Umani” di Marco Mengoni, da qualche parte già serpeggiava il malcontento di chi scelse proprio quelle ore per fornire il palcoscenico migliore possibile alle sue accuse. Il primo a parlare di falsità non fu un pinco pallino qualsiasi alla ricerca di un attimo di gloria. A schierarsi pubblicamente fu addirittura Stefano Gabbana, un uomo che, possiamo dirlo, non ha esattamente bisogno di procurarsi della pubblicità gratuita utilizzando qualche mezzuccio poco elegante. Gabbana fu preciso e accusò Sona di essere già fidanzato. Le sue accuse rappresentarono solo la punta di un iceberg contro cui questo trono ha rischiato di andare a schiantarsi fin dall’inizio.
Il tatuaggio della discordia
Juan Fran Sierra è il nome dell’ex fidanzato di Gabbana che è stato per qualche tempo anche il compagno di Sona. Quando Claudio sedeva sul trono gay, i pettegolezzi sussurrati sul suo conto furono numerosi. Si vociferava già all’epoca che questo ragazzo veronese dal sorriso aperto avesse già una storia lontano dalle telecamere. A salvarlo fu l’aura quasi mistica che ha avvolto il trono gay di Uomini e Donne per tutta la sua durata, una sorta di missione verso l’accettazione delle coppie gay che scoraggiava chiunque dal porre domande che in qualunque altro caso sarebbero sembrate lecite. Quando Claudio ha scelto Mario quei pettegolezzi sono andati a scemare, tanto che perfino una voce nota come quella di Gabbana è finita nel dimenticatoio. Quando Juan e Claudio mostrarono di aver fatto lo stesso tatuaggio – a dicembre, quando ufficialmente Sona stava ancora con Serpa – quel pettegolezzo reso noto da Gabbana tornò a gettare un’ombra cupa su quella storia. Prestate attenzione: non si sta dicendo che Claudio frequentasse ancora l’ex fidanzato e che la storia con Mario fosse una montatura. Ci aspettavamo solo che dietro lo slogan #loveislove ci fosse un po’ di amore in più, e qualche pasticcio in meno.
Quando dicevano: “Non ci sentiamo di rappresentare nessuno”
Va detto anche che, forse consapevoli di non stare vivendo l’amore di Tristano e Isotta, Claudio e Mario ci hanno provato a mettere le mani avanti. In diverse occasioni hanno specificato, ribadito e ripetuto di non voler rappresentare alcuna categoria. Sì, sono la prima coppia gay nata in tv ma non ci tenevano a diventare veicolo della causa sociale che si è cercato di abbracciare attraverso questo trono. Quei “non vogliamo rappresentare nessuno” non erano espressioni di modestia, solo il tentativo di arginare un fenomeno che a loro stessi è sfuggito dalle mani.
Non ci sono carnefici, solo due ragazzi che volevano fare tv
Leggiamo sui social che, soprattutto in questo ore, si sta cercando di bollare Claudio come il carnefice, con il povero Mario ridotto al ruolo di vittima. Ma perché? Qui non ci sono buoni o cattivi, solo due ragazzi che si piaciucchiavano e che, soprattutto, volevano fare un’esperienza tv. Lo dimostrano i trascorsi televisivi di entrambi, con Sona che aveva già partecipato ad Avanti un altro – strizzando l’occhio alle urla di giubilo del pubblico femminile – e Serpa già fotografato vicino a Lele Mora durante le famosi notti da re dello spettacolo. Tolte le fanfare, lo scomodo della Cirinnà, la canzone “giusta” e le orde adoranti di fan pronte a sparare a vista su chiunque osi criticare i loro beniamini, restano due ragazzi perfettamente targettizzati all’interno di quello che è il microcosmo di personaggi in cerca di notorietà che partecipano a Uomini e Donne. Chi prende parte alla trasmissione lo fa soprattutto perché è alla ricerca di un modo di diventare popolare. E se capita anche l’amore, ben venga. È accaduto con tutte le coppie etero uscite dal programma. L’errore, e dispiace dirlo, è stato pensare che con una coppia gay, la prima, le cose sarebbero andate diversamente.