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Eliana Michelazzo cancella il tatuaggio dedicato a Simone Coppi: “È stato un addio, ho pianto”

Eliana Michelazzo cancella il tatuaggio dedicato a Simone Coppi, il finto marito alla cui esistenza sostiene di avere creduto per 10 anni. “È stato un addio, ho pianto” confessa l’ex manager di Pamela Prati, diventata attivissima sui social dopo di recente. Racconta che il sostegno di quanti credono alla sua versione dei fatti, versione che presenta ancora qualche lacuna, l’abbia aiutata a superare questi giorni complessi.
A cura di Stefania Rocco
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Eliana Michelazzo ha cancellato il tatuaggio dedicato a Simone Coppi, l’uomo che sostiene di avere creduto essere suo marito per 10 anni. L’inesistente magistrato dell’antimafia che era convinta di avere sposato pur senza averlo mai incontrato non è mai stato reale. Dietro la sua figura, ormai è chiaro, si muovevano tutta una serie di falsi profili Facebook utilizzati allo scopo di accreditare la sua esistenza. Le responsabilità non sono state attribuite con certezza. Eliana punta il dito contro l’ex socia Pamela Perricciolo. Quest’ultima, invece, ha raccontato su Fanpage.it che entrambe sarebbero state a conoscenza dell’inesistenza di questo uomo immaginario.

Perché Eliana ha cancellato il tatuaggio

La Michelazzo ha confessato sui social di avere cancellato l’enorme tatuaggio che sosteneva fosse dedicato al marito. Consisteva nel nome dell’uomo stampato sul braccio destro. Adesso quel nome risulta essere coperto con dei fiori colorati. Nel pubblicare la foto sul suo profilo Instagram, la Michelazzo scrive: “Finalmente qualche giorno fa ho fatto cancellare il nome che ho amato più di me stessa. Ho pianto tanto ma era un altro addio. I tatuaggi non si fanno tanto per farli, hanno sempre un motivo”. Poi tagga il tatuatore romano che ha coperto quello che sostiene di avere sempre considerato un simbolo importante della sua storia d’amore. Il tag è l’ennesimo elemento che stona all’interno di un post dal tono accorato che dovrebbe sancire una chiusura definitiva con la sua vita precedente.

La sua versione presenta ancora qualche lacuna

La versione resa da Eliana, che attribuisce alla Perricciolo ogni colpa, presenta ancora qualche lacuna. Intanto, esistono i messaggi e le note vocali pubblicate da Fanpage.it in occasione dell’intervista all’altra ex agente di Pamela Prati. L’elemento meno chiaro di tutti risiede però nell’episodio cui la Michelazzo e la Perricciolo andarono incontro circa 4 anni fa. In seguito alla denuncia sporta da una donna che sosteneva le due avessero presentato l’inesistente Danny Coppi, finto cugino di Simone, Perricciolo e Michelazzo subirono un interrogatorio. Nel corso dell’ultima puntata di Live – Non è la D’Urso, Anna Beatrice Indiveri, avvocato della Perricciolo, ha detto: “In quell’occasione la signora Michelazzo si avvalse della facoltà di non rispondere”. Se Eliana era all’oscuro di tutto, perché preferì non rispondere? E com’è possibile che non abbia collegato l’inesistenza di Danny Coppi alla figura del marito che non aveva mai incontrato?

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