“Georgette Polizzi incinta con procreazione assistita”, l’influencer è affetta da sclerosi multipla
Georgette Polizzi è incinta. Questa l'indiscrezione che rimbalza da diversi minuti, lanciata dal settimanale Chi in edicola il 15 settembre. L'ex Temptation Island, sposata da due anni con Davide Tresse, sarebbe in dolce attesa grazie a un percorso di procreazione assistita iniziato lo scorso dicembre. Al momento non ci sono conferme o smentite da parte della coppia, che proprio il 15 settembre festeggia due anni di matrimonio.
La malattia scoperta nel 2018
Quella di una possibile gravidanza di Georgette Polizzi è una notizia che assume un particolare significato in relazione alle condizioni di salute dell'influencer, che come noto due anni fa ha rivelato pubblicamente di essere affetta da sclerosi multipla, una malattia neurodegenerativa che colpisce con lesioni a carico del sistema nervoso centrale.
Lo sfogo di Polizzi sulla maternità
Delle sue condizioni di salute connesse alle difficoltà ad avere una gravidanza, Georgette Polizzi aveva parlato anche di recente, in uno sfogo generale che faceva riferimento a come fossero in molti a chiederle per quale motivo non avesse figli.
Pubblicando la maggior parte della mia vita sui social, sono abituata a ricevere offese, complimenti, consigli non richiesti e opinioni imposte. Spesso però, chi si nasconde dietro ad un messaggio si dimentica che dall'altra parte c’è una persona normale, con i suoi problemi, i suoi pensieri, le sue scelte, il suo carattere e la sua salute. Quasi ogni giorno ricevo messaggi come “sei incinta?”, “Perché non fai un figlio?”, “a quando un bambino?”, “non è ora di avere un figlio?!”, “perché non adottate?!”. Io dico BASTA. Basta con queste domande scomode, che spesso infieriscono con una situazione già delicata di per sé!! Basta con le solite insinuazioni, con i pareri non richiesti e con domande sfacciate, a volte non so con che coraggio riusciate a farle! Ogni volta vi rispondo per educazione che per me è un discorso difficile e voi ve ne uscite con un “adottalo no!”, come se fosse un “perché la pasta non la fai al pomodoro invece che al pesto?!”. Soffro di una malattia neurodegenerativa e l’adozione è impossibile.