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Il tenero scatto di Michael Douglas con il nipotino Ryder: “Lo vedo per la prima volta”

Michael Douglas finalmente ha potuto tenere tra le braccia il suo nipotino Ryder. Il piccolo è il secondogenito di suo figlio Cameron e la compagna Viviane Thibes. Il divo di Hollywood ha pubblicato uno scatto che lo vede insieme al bimbo, al quale è intento a dare il biberon, specificando che dopo un mese dalla nascita è la prima volta che lo vede.
A cura di Ilaria Costabile
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La notizia che Cameron Douglas, il primogenito del noto attore, fosse diventato nuovamente padre per la seconda era già stata diffusa lo scorso dicembre, a pochi giorni dalla nascita del piccolo Ryder. In quell'occasione, però, Michael Douglas non ha potuto gioire del nuovo arrivato nella famiglia, a causa delle difficili restrizioni che la pandemia ha imposto in questi mesi. L'attore, quindi, si era limitato a commentare lo scatto con affetto, dichiarandosi un "nonno orgoglioso". A distanza di un mese da quando Viviane Thibes ha dato alla luce il bambino, finalmente il divo Hollywood ha potuto accoglierlo tra le sue braccia.

Il primo incontro tra Michael Douglas e suo nipote

Uno scatto in bianco e nero che lo raffigura in una posa tenerissima, con in braccio il piccolo Ryder intento a dargli il biberon pieno di latte. Accanto alla foto, l'attore scrive una didascalia che racconti ai suoi fan a cosa stanno assistendo: "È la prima volta che vedo il mio nipotino di un mese", scrive il divo che sorridente e davvero orgoglioso mostra il bambino che si bea tra le braccia del nonno. In una recente intervista rilasciata al settimanale People, il 76enne aveva dichiarato: "Siamo sempre entusiasti quando la famiglia si allarga".

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La condanna di Cameron Douglas

Il secondogenito di Cameron Douglas e Vivienne Thibes arriva quasi come una conferma del cambio vita del figlio maggiore dell'attore. Dopo una gioventù tormentata, nel 2016 è stato scarcerato dopo sette anni di reclusione, condannato per spaccio di droga e possesso di eroina. Il 42enne, che per anni ha fatto uso di sostanze, aveva confessato di essersi trovato più di una volta a spacciare e durante il suo periodo dietro le sbarre era stato anche relegato in isolamento. La sua pena, però, è stata scontata in parte, in quanto una volta uscito ha dovuto frequentare per diverso tempo una casa di accoglienza a Brooklyn.

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