La storia di William e Kate: quando il pettegolezzo diventa “reale”
Il matrimonio di William e Kate è stato uno degli eventi più attesi dell'anno, seguito da più di 2 miliardi di telespettatori e definito come "evento globale" proprio perchè ha coinvolto il mondo intero sin dalle prime ore dell'alba. L'attesa è partita dalle 4.00 am del 29 Aprile, ora in cui pare che Kate si sia destata per iniziare in preparativi di quello che doveva essere il giorno più bello della sua vita. E lo è stato.
Le aspettative dei media mondiali hanno trovato ampio riscontro nel corso della funzione nella prestigiosa abbazia di Westminster, nella quale niente è stato trascurato: dalla cura per gli addobbi, alla disposizione degli ospiti lungo le arcate, per non parlare delle commoventi musiche corali eseguite in modo magistrale grazie al direttore James O'Donnell.
Tanti gli apprezzamenti sul Principe William, visto come un vero "macho" dei nostri tempi piuttosto che come il classico principe azzurro, tanti su Kate Middleton, bellissima nell'abito griffato Alexandre McQueen e in quella scanzonata semplicità di ragazza borghese lontana dall'artificiosità delle spose di sangue blu.
Una cerimonia plateale ma che allo stesso tempo ha saputo preservare il più puro dei sentimenti e tutelare la freschezza della loro giovane età (28 lui e 29 lei). In molti l’hanno criticata, reputandola poco emozionante e di sicuro poco “reale”. La stessa Camilla ha discusso con Kate il giorno prima del matrimonio riguardo la tiara da indossare per le nozze, a suo dire troppo sobria per una futura principessa. Probabilmente Diana l’avrebbe pensata in un modo diverso.
Kate "Middle-class", così è stata battezzata in Inghilterra a causa delle sue origini borghesi (è figlia di una hostess e di un uomo d'affari, discendete da una stirpe di minatori), ha saputo conquistare il suo principe con una nobiltà d’animo fuori dal comune, tanto che sull’altare ha estasiato il suo futuro sposo, che non si è trattenuto nell’esclamare: “Sei bellissima, ti amo!”. Un gesto forse fuori programma, così come il commento fatto al padre della sposa (“Ma non doveva essere una cerimonia in famiglia?”) ma di sicuro apprezzato da chi ha visto in questa unione la realizzazione di una bellissima favola piuttosto che la fredda realizzazione di un matrimonio combinato.
I chiacchiericci sono stati tantissimi: la regina madre era ridicola con quel vestito giallo (senza pensare ad un’azione strategica delle autorità inglesi, che nelle cerimonie pubbliche predispongono i reali all’uso di colori accesi per una maggiore identificazione tra la folla); l’abito della testimone, la sorella Pippa Middleton, non doveva assolutamente essere bianco come quello della sposa (non sapendo che è stata cosa voluta, per evitare una dispersione cromatica nella visione del lunghissimo strascico portato a mano da Pippa stessa); il “the best-man” ovvero Harry, il testimone dello sposo, troppo sfrontato nell’atteggiamento, quasi inopportuno per un avvenimento così solenne (come se non si conoscesse da tempo la sua indole di ribelle di corte); il primo bacio degli sposi sul balcone di Buckingham Palace è stato gelido e lasciava presagire già aria di crisi (sfiderei chiunque a baciarsi dopo il matrimonio, mentre viene incitato da una miriade di fan scatenati con tanto di trombette in mano!).
E proseguiamo ora con l’incresciosa questione dell’anello e dell’accordo prematrimoniale, che ha scatenato non poche polemiche prima del fatidico si. Le cose stanno così: William, stando alla rigida etichetta reale, non ha ricevuto l’anello dalla sua Kate e non lo indosserà sull’anulare della mano sinistra. Inoltre Kate ha dovuto firmare un duro accordo, secondo il quale in caso di separazione non avrà alcuna eredità, perderà la custodia dei loro futuri figli e perderà per sempre il titolo di “altezza reale” in ogni corte del mondo.
E’ vero che niente di tutto questo ha un dolce sapore, niente combacia con quello che abbiamo visto tutti nei loro occhi proprio ieri mattina, niente appare giusto alla luce dei tanto decantati sentimenti nobili che hanno appassionato il popolo inglese e non solo. Per contro, sarebbe giusto sottolineare che William e Kate hanno dovuto sfidare loro stessi e i rispettivi mondi di appartenenza pur di stare insieme: lui andando contro la volontà della regina madre nello sposare una ragazza comune e non una di sangue blu e lei sottoscrivendo in modo decisamente coraggioso un contratto prematrimoniale così restrittivo. Preferiamo essere degli inguaribili romantici nell’affermare che mai cerimonia reale è stata tanto coinvolgente e, a dispetto delle numerose critiche mosse, quello che importa è che possano essere felici nonostante tutto, coronando quel sogno di amore che non è riuscito a portare a termine l’indimenticabile Lady D. Le foto del post-wedding day li raffigurano mano nella mano e sorridenti nel giardino reale di Buckingham Palace ed è così che li vogliamo immaginare per il resto della loro vita insieme.