Mike Bongiorno: chiesti 300.000 euro per la salma ma la trattativa salta
Dopo quasi un mese dal “rapimento” dell’ormai celebre salma del presentatore Mike Bongiorno, e dopo l’appello della moglie Daniela Zuccoli che proponeva un risarcimento a chiunque avesse collaborato al “ricongiungimento familiare”, ecco i banditi e la loro richiesta: trecento mila euro! (Qualcosa di molto simile alla somma dei cachet dati a Belen Rodriguez e Elisabetta Canalis per leggere il gobbo durante le cinque giornate del Festival di Sanremo).
La trattativa, rivelata dal settimanale Oggi, sembra degna delle migliori trame thriller. Pare infatti che i malviventi abbiano contattato il figlio più piccolo di Mike, Niccolò Bongiorno, attraverso degli annunci in codice pubblicati su un quotidiano svizzero. Considerando che la richiesta sostanziale era di gettare da un treno in corsa la valigetta con il bottino, non riusciamo proprio ad immaginare come possano essere riusciti a mimetizzarsi tra inserzioni riguardanti massaggiatrici, collaboratrici domestiche e badanti!
Comunque sia, poco prima del lancio, la trattativa sarebbe saltata. Tutto da rifare, compresa la colletta, perchè la cifra richiesta dalla banda potrebbe essere addirittura raddoppiata.
La notizia del trafugamento della salma di Mike Bongiorno, che aveva sconvolto l’opinione pubblica il mese scorso, era caduta nel silenzio, forse per rispetto o forse proprio per permettere la trattativa. Il portavoce della famiglia, tuttavia, smentisce qualunque contatto con i rapitori, dichiarando l’assoluta intenzione di non scendere a patti con i banditi, proseguendo invece le ricerche della salma in collaborazione con i carabinieri.