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Pamela Prati: “Cresciuta in collegio con regole crudeli, mamma piangeva disperata”

Pamela Prati racconta nel dettaglio la sua infanzia, come non aveva mai fatto prima: “Mia madre ci affidò a un istituto. Non c’erano gesti di compassione, ma regole crudeli per una piccina come me”.
A cura di Stefania Rocco
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La sua permanenza nella Casa del “Grande Fratello Vip” ha permesso al pubblico di Mediaset di conoscere in parte la storia di Pamela Prati e della sua vita complicata. L’ex soubrette del Bagaglino non ha mai nascosto di essere cresciuta in iun istituto ma, spesso per mancanza di tempo, non è riuscita a raccontare precisamente la sua storia. Lo fa oggi nel corso di un’intervista rilasciata al settimanale “Gente”:

Adesso mi vengono i brividi, ma allora, così piccolina, non capivo che cosa stesse accadendo. Mamma, vedova di guerra, abbandonata da mio padre, operaia a tempo pieno alla Galbani, non riusciva a crescerci da sola. L’unica soluzione era affidarci a un istituto. Lei piangeva disperata quando ci siamo separati, io seguivo le mie sorelle senza immaginare cosa sarebbe accaduto da quel momento in poi (…) Mai una carezza, un gesto non dico amorevole, ma di compassione. Certo, c’erano le mie sorelle più grandi, ma poco potevano contro le regole di quel collegio che per una bimbetta piccina erano crudeli.

Della claustrofobia probabilmente legata alla sua infanzia difficile, Pamela non incolpa sua madre:

Per me lei è sempre stata un esempio, un’eroina, una donna che ha fatto sacrifici enormi per riuscire, come poi avvenne, a riavere tutti i suoi otto figli a casa. L’ho sempre amata profondamente. Con i primi soldi che ho guadagnato le ho comperato un appartamento a Olbia vista mare, tutto arredato. Anni prima aveva svenduto il suo per poter dare da mangiare a noi bambini, ed era andata in affitto. La bendai e le dissi: “Questo è tuo”. Scoppiò a piangere. Ma io glielo avevo promesso: “Mamma, appena posso ti restituisco tutto l’amore che mi hai dato e ciò che la vita ti ha tolto.

Pamela Prati: “La claustrofobia peggiorata con la morte di mamma”

A causa della claustrofobia che l’affligge da sempre, Pamela dovette già rinunciare all’Isola dei famosi. Quest’anno, dopo 3 settimane vissute all’interno della Casa del “Grande Fratello” è stata squalificata per non aver rispettato le regole del gioco. Racconta oggi che alcuni dei suoi atteggiamenti sono dovuti a cause di forza maggiore:

Sono nata con il forcipe, e già questo è un trauma per un bimbo. Ho iniziato a soffrire di claustrofobia da piccola, ma andava e veniva. Quando è mancata mamma, il blocco è diventato totale: non riuscivo a salire su un aereo, neppure su un treno. Ancora oggi è così, e questa è la ragione per la quale dovetti rinunciare all’Isola dei Famosi pochi giorni prima della partenza. Entrare nella casa del Grande Fratello, vivere dentro uno spazio chiuso, per me era una sfida. Anche se sono durata poco, posso dire di averla vinta.

E sul periodo d’oro vissuto al Bagaglino aggiunge:

Mi sembrava un sogno. Dall’anonimato alla ribalta: tutti che mi volevano vestire, pettinare, truccare. Abituata com’ero a una realtà arida di attenzioni, fu uno choc. Mamma era orgogliosa, ma ripeteva sempre: “Non ti truccare troppo e ricorda: anche se hai poco, aiuta il prossimo”.

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