Ruby e Berlusconi: testo telefonata del Premier al capo della Questura di Milano
La storia di Ruby Rubacuori ha inizio una sera del 27 maggio, quando fu arrestata per un piccolo furto. I verbali e il caso sono venuti alla luce in questi ultimi giorni e ha coinvolto molte persone del mondo dello spettacolo come Lele Mora.
Per dare una mano alla ragazza è intervenuto il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi in persona, o almeno per telefono. Prima ha attivato il suo caposcorta affinché chiarisse la situazione.
L'uomo di fiducia del Premier telefonò al capo di gabinetto della Questura di Milano, Pietro Ostuni, per informarsi della situazione della giovane Ruby. Il Corriere della Sera ha riportato la telefonata: "So che da voi c'e' una ragazza che e' stata fermata. E' una persona che conosciamo e dunque volevamo sapere che cosa sta succedendo. Anche il presidente la conosce, anzi aspetta che adesso te lo passo".
Belusconi interviene per chiarire (ma è solo una bugia) che la ragazza è figlia di un diplomatico: "Dottore volevo confermare che conosciamo questa ragazza, ma soprattutto spiegarle che ci e' stata segnalata come parente del presidente egiziano Mubarak e dunque sarebbe opportuno evitare che sia trasferita in una struttura di accoglienza. Credo sarebbe meglio affidarla a una persona di fiducia e per questo volevo informarla che entro breve arriverà da voi il consigliere regionale Nicole Minetti che se ne occuperà volentieri".
Nicole Minetti raggiunse Ruby, ma prima di rilasciare la ragazza bisognava aspettare il via libera del tribunale dei minori. Un nuova soap opera caratterizza la politica italiana. Alla prossima puntata…
Ilaria Aurino