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Scialpi: “Ho rischiato la vita e mio marito non poteva sapere nulla, unioni civili subito”

Operato qualche giorno fa al cuore, il cantante si sfoga su Radio 2, lamentando che il marito Roberto Blasi non ha avuto la possibilità di essere informato sulle sue condizioni di salute, perché non riconosciuto parente dalla legge italiana: “Non ha potuto parlare con un medico nonostante io abbia rischiato l’arresto cardiaco. La legge sulle unioni civili va fatta subito”.
A cura di Valeria Morini
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È ormai una vera e propria battaglia quella che sta combattendo Scialpi per il riconoscimento delle unioni civili e di uguali diritti a coppie dello stesso sesso. Una battaglia che nasce direttamente da una sua drammatica esperienza personale di qualche giorno fa, quando il cantante è stato sottoposto con successo a un delicato intervento al cuore. Nonostante sia trovato addirittura in pericolo di vita, infatti, suo marito Roberto Blasi – che Scialpi ha sposato pochi mesi fa a New York – non ha avuto il permesso di parlare con un medico, né di conoscere le sue condizioni.

Dopo lo sfogo dello stesso Blasi sui social ("Giovanni in ospedale e io che sono suo marito sono per la sanità e per lo stato un perfetto sconosciuto!") è stato lo stesso Scialpi ad affrontare con forza la questione. Dopo essere intervenuto telefonicamente a Porta a Porta, dove ha difeso l'importanza delle unioni civili, il cantante è stato oggi intervistato dal programma di Radio 2 "Un giorno da pecora", in cui ha raccontato nei dettagli la brutta vicenda vissuta:

Quando si arriva al pronto soccorso con un codice rosso, i medici, dopo un po’, escono dai reparti per dare la diagnosi ai parenti. Stavolta non è avvenuto, mio marito non ha potuto saper nulla, né ha potuto parlare con un medico nonostante fossi in pericolo di vita. I miei battiti sono arrivati a 35, quando arrivano a 20 c’è l’arresto cardiaco.

Tutto questo, perché il matrimonio tra Scialpi e Blasi, celebrato negli Stati Uniti, non è giudicato legale dalla legge italiana:

Non è considerato un parente. Se non avessi dato la diagnosi io, quando sono andato in terapia intensiva…

Scialpi alla politica italiana: "Priorità alla legge sulle nozze gay"

Ai microfoni di Radio 2, Scialpi ha continuato dicendo che, in quei momenti difficili avrebbe preferito "avere Roby vicino", come sarebbe stato permesso a una coppia cosiddetta "regolare". A quel punto, l'ex concorrente di "Pechino Express" si è rivolto direttamente alla politica, chiedendo di approvare immediatamente la legge sulle unioni civili:

Potremmo spostare la legge sul finanziamento ai partiti e dare priorità a quella sulle Unioni Civili, così faremmo prima…

Proprio ieri è sbarcato in Senato il relativo ddl della senatrice del Pd Monica Cirinnà, che via Twitter ha espresso il suo diretto sostegno alla coppia Scialpi-Blasi. Le critiche delle opposizioni, tuttavia, lascia pensare che ci vorranno ancora parecchi step prima che si arrivi a una votazione. Sempre via social, Blasi si è rivolto anche al premier Renzi, da cui non sarebbe però ancora giunta risposta. Alla domanda "Cosa avrebbe detto in quei momenti ad Alfano, che si oppone alle Unioni Civili?", infine, il cantante chiude polemico:

Gli avrei accennato ‘Canta Ancora’, tanto qui cantano tutti…

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