Stefano De Martino: “Mi manca Santiago, non vedo l’ora di riabbracciare il mio piccolo uomo”
Sulle pagine del settimanale ‘Chi', Stefano De Martino sta tenendo un diario nel quale racconta la sua esperienza in Honduras. L'inviato dell'Isola dei famosi 2018 ha ammesso di iniziare a sentire la mancanza del piccolo Santiago. Non vede l'ora di poterlo stringere di nuovo tra le braccia.
De Martino ha nostalgia di Santiago
Stefano De Martino non ha nascosto la grande nostalgia che prova per l'Italia e soprattutto per suo figlio Santiago: "Mi manca l’Italia. […] Ho ancora un po’ di puntate che mi aspettano e le affronterò nel migliore dei modi: con il sorriso e la consapevolezza che, quando ritornerò a casa, avrò nello zaino una nuova esperienza e nuove storie da raccontare al mio piccolo uomo che non vedo l’ora di riabbracciare".
Il bacio a Santiago prima di partire
L'inviato dell'Isola dei famosi 2018 ha ricordato il momento in cui ha salutato il suo bambino prima di partire: "Quando ci siamo salutati, come sempre l’ho abbracciato poggiando il mio naso tra il suo collo e la spalla, questa volta ho aspettato un attimo in più prima di lasciarlo andare, volevo ricordare ogni singola nota di quel profumo, che per un po’ di mesi non avrei più sentito: ‘Fai il bravo, papà torna presto!’".
La lezione che l'Honduras gli ha insegnato
Stefano De Martino, nonostante abbia nostalgia di casa, ha ammesso che questa si sta rivelando un'esperienza preziosa per lui: "Il vantaggio di stare per tanto tempo in un luogo è poter abbandonare il punto di vista esterno da turista e assaporare concretamente gli usi e i costumi del Paese in cui ti trovi. Uno dei miei posti preferiti è Chachahuate, un’isola piccolissima, un pugno di sabbia gettato nell’acqua turchese dell’arcipelago di Cayos Cochinos. È abitata da pescatori e dalle loro famiglie; mi piace passare del tempo con i bambini di quest’isola, non hanno molto, ma sono felici. Forse questa è la cosa più bella che ho imparato da queste persone: la felicità è nella condivisione. Che tu abbia poco o tanto non importa, l’importante è avere qualcuno con cui condividerlo. La loro comunità è molto unita e sono di un’ospitalità disarmante, ti aprono le porte di casa e ti fanno sentire parte della loro grande famiglia".