Al via l’Isola dei famosi, Alessia Marcuzzi: “Io spesso attaccata, mi sono sentita ferita”
Mancano pochi giorni alla partenza dell’edizione 2018 dell’Isola dei famosi. È pronta al debutto la conduttrice Alessia Marcuzzi, al timone del reality per il quarto anno consecutivo. Intervistata dal settimanale Grazia, Alessia fa sapere di essere in fibrillazione: “Nei mesi in cui non faccio tv mi manca, essere sotto i riflettori mi esalta”. L’Isola è una trasmissione che le ha dato tanto, ma che l’ha fatta soffrire in qualche occasione:
Con questo programma sono stata attaccata per il mio carattere un po' da bambinona, come se fosse sinonimo di poca autorevolezza. Mi sono sentita ferita, ma poi ho pensato che sono così, non posso cambiare per farmi accettare. In questo modo la gente ha scoperto che una donna può essere di polso anche senza essere aggressiva.
Le qualità indispensabili per condurre un reality
Esistono una serie di qualità, secondo la Marcuzzi, dalle quali è impossibile prescindere al fine di affrontare la conduzione di un reality. Superato quel banco di prova, tutto il resto dovrebbe essere più semplice: “Se sai condurre un reality non ti può spaventare nulla in tv. Qui non hai una scaletta, non puoi prevedere nulla. Se uno dei naufraghi sta male perché ha nostalgia, litiga o va in crisi, devi reagire sul momento. Tra uragani naturali e psicologici devi avere un ottimo controllo”.
Nella famiglia allargata della Marcuzzi
“Mio marito dice che io e Mia siamo gatte selvatiche. Se vogliamo le coccole le andiamo a cercare, ma quando qualcuno vuole farcele andiamo via”: è così che la Marcuzzi introduce la parte dell’intervista riferita alla sua vita privata. Mamma di Tommaso, nato dalla storia con Simone Inzaghi, e di Mia, figlia di Francesco Facchinetti, Alessia è sposata con Paolo Calabresi Marconi. Sarebbe lui ad aiutarla a fare in modo che gli impegni riescano sempre a incastrarsi perfettamente:
Mi sostiene nelle mille cose che faccio e si è affezionato ai miei figli. Avere due figli da padri diversi comporta un'organizzazione complicata. A Paolo non gli ho chiesto un altro figlio, volevamo che rimanesse un po' di tempo per noi.