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Matrimonio Chiara Ferragni e Fedez

Daniela Martani: “Alitalia mi ha licenziato per il ‘GF’ e poi fa questa cafonata per i Ferragnez”

Daniela Martani si aggiunge alla lista di coloro che hanno reputato eccessivi i festeggiamenti per il matrimonio di Fedez e Chiara Ferragni. L’ex concorrente del ‘Grande Fratello’ si è scagliata in modo particolare contro Alitalia – la compagnia aerea che in passato la licenziò – e i servizi di lusso offerti alla coppia.
A cura di Daniela Seclì
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Il matrimonio di Fedez e Chiara Ferragni continua a suscitare dibattito. L'opinione pubblica sembra essere spaccata in due. C'è chi non si è perso un solo scatto o video social della celebrazione che li ha resi marito e moglie e chi, al contrario, ha reputato eccessivi i festeggiamenti della coppia. Tra i detrattori c'è anche Daniela Martani. Agganciandosi alle nozze dei Ferragnez, l'ex gieffina si è scagliata contro Alitalia.

Lo sfogo di Daniela Martani

Daniela Martani ha pubblicato uno sfogo sui social nel quale è tornata con la mente a quando fu licenziata da Alitalia, a seguito della sua partecipazione al ‘Grande Fratello'. Ritiene che l'azienda sia stata troppo dura nei suoi confronti, salvo poi appoggiare ogni capriccio di Chiara Ferragni e Fedez. Le sue parole sono state: "Pensare di essere stata licenziata da Alitalia per aver partecipato al ‘Grande Fratello' per poi assistere alla più grande cafonata della sua storia col charter brandizzato #ferragnez pagato da noi contribuenti, mi fa salire il sangue al cervello, vergogna". Le sue parole hanno suscitato reazioni contrastanti. In tanti, infatti, hanno sottolineato come tra i Ferragnez e Alitalia sembra sussista un accordo commerciale. La coppia avrebbe semplicemente usufruito di un servizio già previsto dall'azienda.

Il Mise chiede spiegazioni ad Alitalia

Intanto, il servizio di lusso offerto da Alitalia ai Ferragnez ha fatto storcere il naso anche al deputato del Partito Democratico Michele Anzaldi che ha rintracciato nell'iniziativa, una mancanza di rispetto nei confronti del denaro investito per evitare il fallimento della compagnia aerea. Così ha sottoposto la vicenda all'attenzione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli:

“Stigmatizzare la decisione di personalizzare biglietti e schermi con il logo Ferragnez, in occasione del matrimonio tra Fedez e Chiara Ferragni, considerate le difficili condizioni economiche della compagnia. […] La compagnia aerea risulterebbe avere personalizzato biglietti e schermi a tema proprio per questo ‘evento’ al punto che il logo ‘Ferragnez’ compare impresso sullo schermo dell’aeroporto, sui biglietti aerei degli invitati, che in queste ore stanno raggiungendo la Sicilia, dove la coppia dovrebbe sposarsi. Alitalia è una compagnia aerea alla quale il Paese è profondamente legato e che negli ultimi 10 anni i contribuenti italiani hanno sostenuto per evitare il fallimento. […] Quotidianamente l’utenza, in particolare quella per la Sicilia, si ritrova a confrontarsi con una politica dai prezzi e disservizi estremamente penalizzanti. Come strategia di marketing l’iniziativa appare assolutamente irriguardosa rispetto al danaro pubblico investito per evitare il fallimento della compagnia aerea”.

Alitalia fa chiarezza

Alla luce del dibattito scatenatosi, Alitalia ha ritenuto opportuno intervenire per fare chiarezza sulla sua posizione. La compagnia aerea ha confermato che con Chiara Ferragni e Fedez ci sarebbe stato un accordo commerciale e che non si sarebbero registrati nella giornata di sabato 1 settembre disservizi o disagi legati all'evento:

"In merito al volo utilizzato dagli invitati del matrimonio tra Chiara Ferragni e Fedez, Alitalia sottolinea che non si sono registrati disagi per i passeggeri in partenza dallo scalo di Milano Linate. Si è trattato di un cosiddetto volo ‘dedicato', ossia di un volo di linea – già previsto nella programmazione operativa della Compagnia – riservato ad un unico gruppo di viaggiatori che, quindi, erano gli unici al gate dell'aeroporto milanese. Si precisa inoltre che non si è trattato di una sponsorizzazione, ma di un normale accordo commerciale da inquadrare nella campagna pubblicitaria dell'azienda”.

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