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Dolce e Gabbana si scusano dopo la polemica sui ‘figli sintetici’: “Termine inadeguato”

Cinque mesi fa, gli stilisti avevano definito “sintetici, figli della chimica” i bambini adottati dalle coppie gay con fecondazione assistita, scatenando proteste e boicottaggi da parte di Elton John e altre star. Oggi, arrivano le scuse di Dolce un’intervista a Vogue: “Termine inadeguato, sono solo bambini e la scienza serve ad aiutare le persone”. Aggiunge Gabbana: “Io sono per l’adozione, ma in Italia è impossibile”.
A cura di Valeria Morini
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Lo scorso marzo, tenne banco per giorni la guerra a distanza tra gli stilisti Dolce & Gabbana e il cantante Elton John, in merito a una polemica sui figli delle coppie omosessuali. La popstar britannica si adirò in seguito a un'intervista in cui Domenico Dolce e Stefano Gabbana definivano "sintetici" i bambini adottati dai gay in seguito a inseminazione artificiale. La dichiarazione della coppia più celebre del mondo fashion (loro stessi gay, legati per anni da una relazione) scatenò un vero e proprio polverone mediatico: alle proteste di Elton John, che dal compagno David Furnish ha avuto due figli tramite utero in affitto, fecero eco una lunga schiera di vip del mondo dello spettacolo che promosse addirittura il boicottaggio dei prodotti D&G. Oggi, a cinque mesi di distanza, sono gli stessi stilisti a fare marcia indietro. In un'intervista appena rilasciata a "Vogue America", Domenico Dolce spiega che l'utilizzo della parola "sintetici" fu effettivamente "inadeguato". Ecco le parole riferite alla rivista:

Ho fatto un esame di coscienza e con Stefano ho parlato molto di questa cosa. Mi sono reso conto che le mie parole sono state inadeguate, e mi scuso. Sono solo bambini e non vanno quindi etichettati. Credo che ognuno sia libero di decidere cosa fare. Non ne so molto di fecondazione in vitro, ma sono contento quando la gente è felice. È come una medicina. La scienza serve ad aiutare le persone.

 Gabbana: "Vorrei essere papà, ma in Italia è impossibile"

Gabbana ha proseguito dichiarando di sostenere il procedimento dell'adozione per le coppie gay, che però in Italia è un obiettivo ancora lontanissimo da raggiungere:

Quando mi chiedono se vorrei essere un genitore, io dico sì, certo, perché no? Ma non è possibile in Italia. Avevo pensato di andare in California e adottare un bambino, ma non ho potuto portarlo in Italia, perché è necessario il passaporto della madre. Ho chiesto l'adozione in Italia. È molto difficile per una coppia qui adottare dei figli, figuratevi se si è gay!

Le parole di D&G che scatenarono la polemica: "No ai figli della chimica"

Nell'intervista a Panorama, D&G avevano spiegato: "Non c’è religione, non c’è stato sociale che tenga: tu nasci e hai un padre e una madre. O almeno dovrebbe essere così, per questo non mi convincono quelli che io chiamo figli della chimica, i bambini sintetici. Uteri in affitto, semi scelti da un catalogo. E poi vai a spiegare a questi bambini chi è la madre." Parole che avevano fatto discutere per giorni e creato un dibattito dai contorni quanto mai curiosi.

Dopo le accuse di Elton John ("Come osate definire "sintetici" i miei figli?") , le proteste di star come Ricky Martin e Victoria Beckham e la campagna #BoycottDolceGabbana, a dare ragione agli stylist era invece intervenuto il leader del partito estremista Forza Nuova, Roberto Fiore. Sullo stesso argomento, è tornato inoltre di recente l'opinionista Mario Adinolfi, che al Family Day si è scagliato con toni a dir poco accesi proprio contro Elton John e la fecondazione in vitro. Segno che di questa tematica tanto delicata (e strumentalizzata a fini politici) si continuerà ancora a discutere a lungo.

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