Grande Fratello Vip 2018, Giulia Salemi apprezza Valerio Merola: “Il mio genere di uomo”
È tempo di confessioni intime tra donne nella Casa del Grande Fratello Vip 2018. Succede a Giulia Salemi, Benedetta Mazza, Lisa Fusco e la marchesa d'Aragona, con la modella italo-persiana che manifesta un particolare apprezzamento nei confronti di Valerio Merola. E chissà che, nonostante la concorrenza di sex symbol celebrati come Francesco Monte, Fabio Basile e Elia Fongaro, il trono di bel tenebroso della Casa non tocchi proprio al conduttore 63enne. "Se avesse 30 anni in meno sarebbe il mio genere", ha dichiarato la Salemi.
La sbirciatina di Merola a Benedetta Mazza
Tutto è partito da una confidenza che Giulia ha fatto alla Mazza, parlando di una sbirciatina intima che Merola avrebbe rivolto alla showgirl: "Ieri avevi la gonna ed eri seduta lì, Merola ti guardava le mutande! Anche tu, potevi mettere le mutande nere anziché bianche! Si vedevano, noi non siamo aggraziate come la Marchesa che non fa mai trapelare nulla". "Normale, è un uomo", ha ribattuto Daniela Del Secco D'Aragona, trovando d'accordo la Salemi:
E che uomo! Se avesse 30 anni in meno, sarebbe il mio genere in pieno. Un uomo così mi prende, mi gira e rigira, con un involtino cinese. Lui è una di quelle persone carismatiche, cool, moderne, aperte di mente. Sentite i discorsi che fa? Tratta le donne come queen, principesse. Io vengo presa dalla "coolaggine" (sic!), dall'essere cool. E lui è supercool, anche se ha 60 anni. È uno di quelli che mi spezzerebbe il cuore.
Il Merolone avrebbe amato migliaia di donne
Giulia ha inoltre sostenuto di aver chiesto a Merola quante siano state le sue amanti o fidanzate: "Lui ha avuto tre zeri di donne. Può voler dire mille, due mila donne! Gliel'ho chiesto. Gli uomini con cui sono stata io si contano sulle dita di queste mani". Insomma, sembra che il conduttore romani abbia trascorsi da vero amatore. Non va dimenticato, tuttavia, che nel passato di Merola ci sono accuse per molestie e violenze da parte di alcune donne: un guaio giudiziario conclusosi con l'archiviazione da cui, curiosamente, si è generato il soprannome di "Merolone".
