Rubò le foto hot di Jennifer Lawrence, hacker condannato a 18 mesi di carcere
Sembra essere giunto all'ultimo capitolo, lo scandalo che interessò il mondo dello spettacolo nel 2014. Diverse foto private di note attrici e showgirl finirono in rete. Un hacker era riuscito ad ottenere password e credenziali di almeno 50 account di iCloud e 72 di Gmail. La tecnica usata era quella del ‘phishing'. Inviava mail dove richiedeva di inserire la propria password, oppure si fingeva un'agenzia di moda e richiedeva foto senza veli. Così, si era appropriato degli scatti più piccanti e li aveva diffusi sul web.
Tra le star colpite anche Jennifer Lawrence, Kate Upton, Hope Solo, Lea Michele e Becca Tobin. Oggi, quell'uomo che causò tanto scalpore ha un nome. Si tratta di Ryan Collins. Ha 36 anni ed è originario di Lancaster, in Pennsylvania. In queste ore è arrivata la condanna.
Giovedì, infatti, Ryan Collins è stato condannato a 18 mesi di reclusione. Non sarà, però, l'unico a pagare. A gennaio, ci sarà il processo che vedrà protagonista il ventinovenne Edward Majerczyk, che rischia da uno a cinque anni di prigione. Inoltre, sarebbe implicato anche un terzo uomo di cui non è stata svelata l'identità.
Jennifer Lawrence e Kate Upton: "Tutto ciò è disgustoso"
Quando scoppiò lo scandalo, Jennifer Lawrence fu una delle prime ad ammettere che quelle finite in Internet, erano sue foto private e non frutto di un fotomontaggio. L'attrice ritenne di aver subito una vera e propria violenza: "È il mio corpo, mostrarlo o meno dovrebbe essere una mia scelta. Il fatto che qualcuno adesso possa sfruttare la mia immagine a scopi sessuali, è semplicemente disgustoso. Mi sento vuota. Non posso credere che viviamo in questo tipo di mondo". Anche Kate Upton espresse la propria indignazione, parlando di un'oltraggiosa violazione della privacy.