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Grande Fratello 2018

“Se giochi con me ti fai male”: al ‘Grande Fratello 2018’ Simone Coccia chiude con Alberto Mezzetti

Al ‘Grande Fratello 2018’, Simone Coccia Colaiuta e Alberto Mezzetti hanno avuto un acceso scontro. Il fidanzato di Stefania Pezzopane non accetta che anche il Tarzan di Viterbo si sia rivoltato contro di lui dopo che ha fatto saltare la prova collettiva. Simone si è detto deciso a prendere le distanze da Alberto.
A cura di Daniela Seclì
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Al ‘Grande Fratello 2018‘ sembra essere giunta al capolinea l'amicizia tra Simone Coccia Colaiuta e Alberto Mezzetti. In queste ore, i due hanno avuto uno scontro. Diversi concorrenti hanno accusato il fidanzato di Stefania Pezzopane di aver fatto saltare la prova collettiva. Il Tarzan di Viterbo si è dimostrato d'accordo con loro e ciò ha provocato una lite tra i due.

Gli scontri nati da una prova collettiva

Tutto ha avuto inizio quando il ‘Grande Fratello 2018', per scuotere gli inquilini della casa dalla noia, ha proposto a ciascuno di loro una prova da portare a termine. I concorrenti potevano decidere se accettare o meno di svolgere il compito a loro assegnato. Se tutte le ‘missioni' fossero state portate a termine, i gieffini avrebbero potuto trascorrere un'intera serata nella suite dove avrebbero consumato una ricca cena. Simone Coccia Colaiuta è stato l'unico a rispondere ‘No'. Quando, con un comunicato, la produzione ha fatto sapere che la prova non era stata superata a causa della risposta negativa di uno dei concorrenti, il fidanzato di Stefania Pezzopane ha mentito spudoratamente: "Giuro sul mio onore che io ho fatto una prova difficilissima". Quando la verità è venuta a galla, l'intero gruppo gli ha voltato le spalle.

Lo scontro tra Simone Coccia Colaiuta e Alberto Mezzetti

Alberto Mezzetti ha attaccato l'amico Simone Coccia Colaiuta rimarcando quanto sembrasse soddisfatto mentre meditava di far saltare la prova collettiva con il suo ‘no'. L'uomo l'ha accusato, a sua volta, di non aver mai tentato di fermarlo. Al contrario, Mezzetti avrebbe riso all'idea che Coccia si sarebbe rifiutato di sostenere la missione. Alberto si è difeso:

"No io ti ho detto ‘Il mio istinto è fare del bene, se il tuo è fare del male fallo'. Queste sono le parole che ti ho detto. Ho visto un'eccitazione in te mentre dicevi di ‘no'…In te vedo egocentrismo. Non dire che io che ho riso sono complice. Hai fatto un ‘Grande Fratello' con me di strategia. Fino a ieri hai detto che sei entrato con un copione e che reciti".

Per tutta risposta, Simone Coccia Colaiuta ha precisato che ha sempre fatto del bene fuori dalla casa del ‘Grande Fratello 2018'. Poi ha aggiunto di voler ridimensionare l'amicizia con il Tarzan di Viterbo: "Il mio istinto non era fare del male. Magari non l'ho dimostrato qua ma l'ho dimostrato fuori. Tu l'hai dimostrato qua ma non so se fuori fai del bene. Io ho rischiato anche la vita per gli altri. Tutta l'Italia mi conosce e sa chi sono. Non si giudica una persona perché fa saltare un gioco. Tu puoi giocare con gli altri non con me. Se giochi con me ti fai male. Forse dovremmo prendere le distanze. Per il benessere della convivenza ci rispettiamo, ci salutiamo, facendo le varie attività, ma allentiamo un po' la corda. Forse la troppa vicinanza ci ha fatto male".

Le accuse di Danilo Aquino

Anche Danilo Aquino ha accusato Simone Coccia Colaiuta di non aver pensato al bene del gruppo ma solo a se stesso. Ha detto di non riuscire più a fidarsi di lui perché lo ha visto giurare il falso. Quindi ha concluso: "Non mi piacciono certi tuoi atteggiamenti e spero che fuori da qui tu non sia così. Io non ti credo più. Quando racconti di cose che sai, sei anche una persona piacevole. È quando dici le caz**te e vuoi fare il furbo che mi fai rosicare". Simone Coccia Colaiuta ha provato a spiegare le sue motivazioni:

"In quel momento ero turbato da tante cose, avevo delle mie motivazioni personali per esprimere un parere diverso. Può aver dato fastidio ma fa parte del gioco, non è una condanna per me. Io vedo che alcune persone se la sono legata al dito da quattro giorni. Se ho messo ‘no' sul cartellino ho le mie motivazioni. La provocazione è venuta solo dopo".

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