Mario Orfeo: “Frizzi sta meglio, oggi è riuscito anche a passeggiare. Lo aspettiamo a L’Eredità”
"Stamattina Fabrizio Frizzi sta meglio, è riuscito anche ad alzarsi e a passeggiare un pochino nel reparto in cui è ricoverato". Lo ha detto il Direttore Generale della Rai, Mario Orfeo. Nell'augurargli una pronta guarigione Orfeo ha anche aggiunto di "aspettarlo al più presto a L'Eredità". Arrivano con le parole di Orfeo le prime notizie sullo stato di salute del noto conduttore Rai, dopo che il Policlinico Umberto I di Roma aveva comunicato a Fanpage.it la mancata volontà di diffusione di un bollettino medico per volere della famiglia.
La prima visita di Orfeo era stata già rassicurante
Sebbene nelle prime ore concitate della giornata di ieri fossero circolate informazioni catastrofiche, con titoloni a prima pagina che affermavano fossero molto gravi le condizioni di salute di Fabrizio Frizzi, Mario Orfeo si è sempre mantenuto su una linea morbida e rassicurante. Dopo la diffusione della notizia del malore, infatti, il noto direttore Rai si era detto positivo e aveva dichiarato di essere già andato a trovarlo in ospedale, dove avevano avuto modo di parlare e addirittura anche scherzare un po', nei limiti del possibile. Parole che sicuramente avevano placato gli animi di chi pensava che la situazione fosse da subito sfuggita di mano e che la lieve ischemia subita si fosse trasformata in qualcosa di più serio.
Dalla Carlucci a Sposini, l'affetto dei colleghi
Molti i volti noti dello spettacolo hanno manifestato l'affetto e la vicinanza a Fabrizio Frizzi in queste ultime ore molto delicate. Da Monica Leofreddi a Milly Carlucci, i messaggi sui social network sono stati copiosi e carichi di sentimento. Una preoccupazione momentanea che ha lasciato subito il passo al trasporto e agli attestati di stima, che da tempo colleghi e amici riversano nei confronti di uno dei pochi e veri gentiluomini della tv nazionale. Anche lo stesso Lamberto Sposini, colpito da un malore nel 2011 mentre registrava La vita in diretta, ha lanciato una frase di incoraggiamento, palesando tutta la positività di chi ha attraversato quel momento di difficoltà, seppur più grave e con conseguenze più significative, e oggi riesce a guardare avanti nel tentativo di ridare un senso alla sua vita.