Francesca De Andrè: “Dovevo fare una perizia psichiatrica, mia madre mi scrisse cose da film”
Francesca De Andrè è stata diffidata dal padre Cristiano prima ancora di mettere piede nella Casa del Grande Fratello 2019. Alla figlia d’arte è stato espressamente vietato di parlare del rapporto burrascoso che da anni la lega al genitore, storie alle quali la giovane aveva dato spesso voce in tv. Poche ore fa, però, a Francesca è sfuggito un dettaglio che fa riferimento al legame con la padre a proposito di una presunta perizia psichiatrica.
I messaggi ricevuti dalla madre
Parlando dell’ex fidanzato Giorgio Tambellini con Kikò Nalli, Francesca ha raccontato che l’uomo che l’ha lasciata pochi giorni fa conosceva moltissimo della vicenda privata della De Andrè: “Giorgio sa tante cose private mie. Cose anche pesanti”. Kikò, ascoltato quel principio di sfogo, ha quindi commentato: “Dio, ma la tua vita è tutta una tragedia”. Francesca non lo ha smentito e ha raccontato quanto sarebbe accaduto tempo fa con la moglie Carmen De Cespedes: “Per questo ti dico che lui sa tante cose di me. Ha sentito, ha letto che io avevo una perizia psichiatrica da fare. Di mezzo c’era anche mia madre in chat che mi ha scritto delle cose che tu non hai idea, tutta ubriaca, robe da film e Giorgio le ha lette”.
Chi è Carmen De Cespedes
Carmen De Cespedes è stata per anni la compagna di Cristiano De Andrè. Lo lasciò, secondo quanto raccontato dalla figlia Fabrizia, dopo avere scoperto una serie di presunti tradimenti. Intervistata da Vanity Fair, la giovane raccontò: “Non sa più niente di me, da quando se n’è andato di casa non se n’è più preoccupato. Lo lasciò mia madre e lui ha deciso di eliminarci dalla sua vita. L’aveva combinata grossa, mentre lei era incinta dei miei fratelli gemelli”. Carmen le avrebbe raccontato come riteneva fosse il padre Cristiano:
Mia madre mi stringeva forte quando di notte sul divano aspettavamo mio padre che non arrivava mai, e mi asciugava le lacrime: “Devi essere forte, e non piangerti addosso mai”. Ma mi trasmetteva anche il suo risentimento nei confronti di quest’uomo. A 18 anni, avrei voluto smentirla: “Per un periodo provo e vado a vivere da lui”, le ho detto. Ma, arrivata lì, è stato improponibile. L’ho trovato con una ragazza di 22 anni. Gli dicevo che avevo bisogno di lui, continuava a stappare bottiglie di vino e anch’io bevevo. Una serata è finita in ospedale, io quasi in coma etilico. Lui è venuto tardi, e aveva fretta. Appena svegliata, ha chiesto ai medici di dimettermi, e mi ha rimandato a casa da sola, in taxi, coprendomi con una coperta. Mia madre mi ha aperto la porta: “Hai visto com’è, tuo padre?”. È da lì che parte tutta la mia rabbia.