Valentina Vignali accusa l’ex Stefano Laudoni di usare droghe, lui s’infuria e la querela
Il Grande Fratello finisce ancora al centro di una bufera, che interessa in modo particolare la concorrente Valentina Vignali. La gieffina ha parlato per l'ennesima volta dell'ex fidanzato Stefano Laudoni, con dichiarazioni a dir poco scottanti. Stavolta non c'è di mezzo il tanto chiacchierato tradimento, bensì alcuni presunti "vizietti" del cestista, che a sua volta ha già smentito tutto minacciando azioni legali.
Le dichiarazioni della Vignali
In base a diversi commenti degli spettatori apparsi su Twitter, sembra che nel corso della notte la Vignali abbia accusato l'ex di fare uso di droghe, in particolare cocaina, nonché di frequentare transessuali. Valentina, in realtà avrebbe utilizzato metafore, parlando di "farina" e “zucchero” senza fare nomi, ma senza lasciare adito a dubbi. Parole gravi, insomma, decisamente peggiori rispetto ai supi precedenti riferimenti alla relazione finita con il giocatore di basket.
La reazione di Laudoni, con minaccia di querela
Immancabilmente, dopo aver fatto infuriare Francesca Cipriani e aver ricevuto una diffida da Francesca Brambilla, la Vignali ha scatenato anche la furia di Laudoni. L'episodio ha fatto il giro del web ed è giunto all'orecchio del ragazzo, che peraltro avrebbe già diffidato la ex in precedenza. Con un post su Instagram, Stefano ha negato con forza le affermazioni e ha annunciato di aver già agito per vie legali, tramite i suoi avvocati:
Mi vedo costretto a intervenire pubblicamente per smentire le gravissime dichiarazioni rilasciate dalla sig.ra Valentina Vignali nei miei confronti nel corso della sua partecipazione al Grande Fratello. Avevo già provveduto a diffidare la sig.ra Vignali, per il tramite dei miei legali, ad astenersi da ogni comportamento lesivo dell'onore e della reputazione del sottoscritto. Purtroppo a questo punto, soprattutto in considerazione della gravità delle affermazioni assolutamente calunniose e diffamatorie pronunciate pubblicamente dalla stessa, mi vedo costretto a procedere giudizialmente per la tutela dei miei interessi e della mia immagine professionale. A tal fine, ho già dato mandato al mio avvocato affinché ponga in essere tutte le formalità necessarie per agire in giudizio in sede civile e penale.